Il mondo Juventus è ufficialmente scosso dalle vicende che stanno coinvolgendo i bianconeri su più fronti. In primis sul lato sportivo, nonché sul fronte societario con l’inchiesta denominata Prisma, condotta dalla Procura di Torino, che ha setacciato i conti della Juventus analizzando plusvalenze e manovra stipendi.

I dettagli della vicenda plusvalenze Juve

I calciatori bianconeri, all’epoca dei fatti ovvero nella prima fase della pandemia, avevano pattuito con il club di ridursi gli stipendi rinunciando a 4 mensilità per un risparmio pari a circa 90 milioni di euro. Sulla base degli accordi raggiunti, però, la Juventus si impegnava a pagarne ugualmente 3 negli anni successivi. I bianconeri, infatti, avrebbero restituito la somma tramite buonuscita in caso di cambio squadra da parte del calciatore, un premio fedeltà o loyalty bonus in caso di permanenza. Le divergenze tra gli accordi depositati in Lega e quelli trovati negli studi legali dagli inquirenti sarebbero però nette, ed in questo il caso più eclatante è l’oramai famosa carta di Cristiano Ronaldo, con il mistero dei 19 milioni di euro che la società ancora dovrebbe pagargli.

I dettagli dell’indagine plusvalenze Juve

L’indagine dei magistrati, è prossima a un punto di svolta. Comunicata la conclusione delle indagini preliminari, infatti, viene consentito adesso agli indagati di accedere al fascicolo completo e di presentare eventuali memorie difensive, o chiedere un interrogatorio al pm, entro i prossimi 20 giorni, al fine di chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio. Tra l’altro la procura, si scopre dalle carte giudiziarie, aveva chiesto l’emissione di alcune misure cautelari, come gli arresti domiciliari per il presidente bianconero Andrea Agnell, ma non per Nedved e Arrivabene, poi negate dal Gip.

Le intercettazioni che hanno coinvolto i vertici bianconeri

Per il momento i punti di partenza sono rappresentati da delle intercettazioni, in primis quella tra Federico Cherubini, direttore tecnico e poi direttore sportivo dei bianconeri e del dirigente Stefano Bertola. Nella quale Cherubini: “Fortuna che ci siamo fermati“. Per la procura è la prova della consapevolezza sulle plusvalenze fittizie. Per il Gip è invece il motivo per negare la custodia cautelare, perché è il segno che quel metodo è stato interrotto.

Ma cosa rischiano i bianconeri.

Se, come sembra, saranno coinvolti gli organi disciplinari del calcio italiano, non si arriverà a punizioni esemplari, come nel caso di Calciopoli, ma ad una penalizzazione di punti nella classifica del campionato in corso, oltre che un’ammenda molto importante. La vicenda quindi è in fase di aggiornamento con il presidente Andrea Agnelli che ha intanto convocato tutti i dipendenti e dichiara: “Tutti uniti, il club ha sempre agito con correttezza“.