Alcuni ex appartenenti alle Brigate Rosse sono stati sentiti di recente in merito alla morte di Mara Cagol, ex brigatista morta a seguito di un conflitto a fuoco insieme all’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso. Le indagini si riaprono dopo ben quarantasette anni.
Chi è Mara Cagol
Chi è Mara Cagol? Margherita Cagol, nasce a Trento nel 1945: conosciuta da tutti col nome “Mara” è stata una tra i fondatori delle Brigate Rosse. Nella metà degli anni sessanta frequenta l’università nella sua città natale ed entra a far parte del movimento studentesco in cui conobbe Renato Curcio, fondatore delle Brigate Rosse, che poi divenne suo marito. Si impegnò sin da subito attivamente per determinare la lotta armata in Italia e fu partecipe di numerosi assalti come quello al carcere di Casal Monferrato dove era detenuto suo marito o il sequestro del magistrato Mario Sossi.
La riapertura delle indagini
Mara Cagol venne uccisa il 5 giugno del 1975 in seguito a una sparatoria a Melazzo avvenuta con armi automatiche e bombe a mano, nella cascina Spiotta D’Arzello dov’era stato nascosto Vittorio Vallarino Gancia, industriale sequestrato il giorno prima da un gruppo brigatista; la seconda persona che partecipò alla sparatoria non è stata mai identificata tuttavia la morte della Cagol segnò fortemente le Brigate Rosse che tornano a far discutere anche ai nostri giorni: nello scontro a fuoco morì anche l’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso ed è stato proprio suo figlio recentemente a voler far riaprire le indagini presentando l’esposto per la loro riapertura. Bruno d’Alfonso, anche lui carabiniere, figlio dell’appuntato vuole far chiarezza ribadendo che per lui si tratta di una questione di giustizia e di verità storica che punta ad onorare la figura del padre, uomo che diede la vita per le istituzioni. Le indagini sono affidate ai carabinieri del ROS e coordinate dai magistrati del pool sul terrorismo della Procura di Torino e dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e dai Ris di Parma che stanno facendo accertamenti per riuscire a dare finalmente un nome a chi, quel 5 giugno del 1975, tolse la vita a Mara Cagol e all’appuntato D’Alfonso. Lo scopo del sequestro è passato alla storia per essere stato il primo a scopo di autofinanziamento delle Brigate Rosse e infatti, sono stati sentiti recentemente a Milano alcuni ex appartenenti alle BR che forse potrebbero essere stati coinvolti nel conflitto a fuoco avvenuto quasi cinquanta anni fa.