Mercedes-Benz ha deciso di vendere tutte le sue attività in Russia e di lasciare il Paese definitivamente. Scelta che arriva dopo il perdurare del conflitto in Ucraina e che ha messo alle strette la società visto il blocco dell’import e dell’export con la stragrande maggioranza degli stati nel mondo.
Mercedes-Benz e la decisione di vendere le attività russe
Il conflitto russo-ucraino non sembra trovare una via per giungere al termine e dunque anche Mercedes-Benz ha deciso di ritirarsi definitivamente dal territorio russo, seguendo le orme di altre case costruttrici che hanno agito prima di lei. La casa della stella lascerà quindi la Russia in tutto e per tutto, vendendo gli stabilimenti e le altre attività all’investitore locale Avtodom. A tal riguardo, Natalia Koroleva, CEO di Mercedes-Benz Russia ha dichiarato: “Le priorità principali nell’accettare i termini della transazione erano massimizzare l’adempimento degli obblighi nei confronti dei clienti dalla Russia sia in termini di servizi post-vendita e servizi finanziari, sia preservare i posti di lavoro dei dipendenti nelle divisioni russe dell’azienda”.
Ricordiamo che questa è soltanto l’ultima mossa effettuata dal costruttore tedesco, che da marzo aveva interrotto l’esportazione di veicoli verso la Russia e al contempo aveva fermato tutta la produzione locale, che contava un valore totale di 1,8 miliardi di euro. Dunque non ci sarà più traccia della casa della stella in territorio russo, anche se stando a quanto dichiarato da Automotive News Mercedes-Benz dovrebbe mantenere soltanto la sua quota del 15% nel costruttore di camion Kamaz. Un annuncio che arriva a pochi giorni di distanza dalla decisione di Nissan di chiudere gli stabilimenti presenti sul suolo russo.