Tecnologia. Inventato a Berlino un telefono “coccolone”: può trasmettere le emozioni di chi sta parlando, dal respiro, alle carezze, ai baci grazie a una serie di sensori e dotazioni ad Hoc
sulla cornetta. Il prototipo è stato presentato al “Mobile HCI” di Stoccolma
Un telefono in grado di coccolarci e farci sentire sulla pelle le
emozioni vissute dalla persona con la quale stiamo parlando. Pura
fantasia? Pare di no. Per lo meno per il futuro prossimo venturo. Perché, secondo quanto riportato dal magazine britannico New Scientist, un certo Fabian Hemmert, dell’università delle Arti di Berlino, ha inventato un telefono in grado di mandare baci, far sentire il respiro e il calore del nostro interlocutore e addirittura di trasmetterci il suo abbraccio.
Insomma, un apparecchio che può recapitare al destinatario, via etere, le proprie mentre sta parlando. Il prototipo è stato presentato alla conferenza “Mobile HCI” (acronimo inglese di Human-Computer Interaction with Mobile Devices and Services) manifestazione tenutasi a Stoccolma. Gli esemplari sperimentali in realtà sono quattro, si legge nella rivista, e grazie
a una serie di sensori riescono a far percepire a chi è dall’altra parte della cornetta il contatto fisico. Alcuni esempi. Il respiro del nostro compagno di conversazione, anche se si trova molto distante da noi, è simulato da un microgetto d’aria sul nostro telefono la cui intensità è regolata da un sensore in base all’ampiezza del respiro di chi ci sta parlando. Una carezza o una stretta di mano?
Possibile anche questo, tramite un manicotto collegato alla cornetta la cui presa, anche in questo caso, è regolata da un sensore. E poi c’è la ciliegina sulla torta, il massimo delle emozioni: il bacio. In questo caso la passionalità di uno “smack” viene misurata da un sensore di umidità e viene inviata all’altro capo del filo dove (sorpresa, sorpresa) ci sono due labbra finte dotate di una spugnetta umida che a questo punto trasmettono lo schiocco al diretto interessato. Ovviamente tanta più passione c’è nel bacio di partenza, tanta intensa (e bagnaticcia) sarà la sensazione per il destinatario. Piacevole? Chissà! Ma è roba del futuro.
Nel frattempo non ci resta che accontentarsi delle smorfiose e buffe faccine che usiamo via mail e messaggini per comunicare le nostro emozioni.
Redazione Le Novae/mf