Meloni toglie il reddito di cittadinanza? L’agenda economica del nuovo governo ha preso forma nel discorso programmatico pronunciato alla Camera dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tra le altre cose ha parlato anche del reddito di cittadinanza.
Meloni toglie il reddito di cittadinanza?
Sui 2,3 milioni di percettori del reddito di cittadinanza (un milione di nuclei), in 920 mila sono considerati in grado di lavorare. Proprio questi 920mila rischiano di perdere il sussidio. Meloni infatti ha spiegato che “il reddito di cittadinanza resterà solo per chi ne ha davvero bisogno e non è in grado di lavorare”.
Queste le sue dichiarazioni sulla misura introdotta dal M5S:
“Per come è stato pensato e realizzato, il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia”.
“Ai pensionati in difficoltà o agli invalidi non sarà negato il doveroso aiuto dello stato. Per altri, per chi è in grado di lavorare, la soluzione non è il reddito di cittadinanza ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro”.
Il programma
Il programma ufficiale di Fratelli d’Italia, sul punto, è chiaro: “Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico.
La replica di Conte
“Sul reddito di cittadinanza c’è tanto furore ideologico. In tutti Paesi è un sistema di protezione sociale”. Lo ha detto il leader M5s Conte, arrivando all’assemblea dei parlamentari 5 stelle. “Secondo l’Istat ha salvato un milione di persone dalla povertà. Dire che chi percepisce il reddito ed è idoneo al lavoro deve lavorare è una banalità, una tautologia, acqua fresca. Un atteggiamento serio da parte di chi governa è dire lavoriamo tutti insieme per migliorare le politiche del reddito”, ha aggiunto.