Torna l’incubo dell’influenza aviaria in provincia di Ferrara, in particolare nel medio ferrarese. A distanza di cinque anni dall’abbattimento di 850 mila euro di galline nello stabilimento Eurovo di Codigoro, nei giorni scorsi l’Azienda sanitaria è stata costretta a intervenire ancora contro la nuova influenza che colpisce i polli, la Hpai come viene denominato il ceppo del 2022, in uno stabilimento che si trova in provincia nel medio ferrarese.
Qui, secondo quanto comunicato dall’Ausl Ferrara è stato individuato un focolaio di influenza aviaria. Il personale veterinario del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl si è già attivato per le misure necessarie ad evitare il propagarsi del virus.
Venerdì scorso, a seguito di un aumento di mortalità all’interno dell’allevamento, gli operatori Ausl hanno proceduto, come è previsto dai protocolli, a isolare lo stabilimento e ad effettuare campioni di materiale biologico. Questi ultimi sono stati inviati all’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Sezione di Forlì poi, a seguito di un primo riscontro positivo, al laboratorio nazionale di referenza presso l’Izs delle Venezie per la tipizzazione del virus.
Attualmente sarebbero già centomila i capi che sono stati abbattuti per il contagio.
Influenza aviaria Ferrara: il messaggio della Usl
Come scrivono dall’azienda Usl, “l’influenza aviaria è una malattia altamente contagiosa per gli avicoli e le norme di profilassi veterinaria prevedono l’abbattimento degli animali con metodi rispettosi della tutela del loro benessere e la disinfezione dei capannoni in cui sono stati allevati. Le relative operazioni stanno procedendo sotto controllo dell’Azienda USL, in collaborazione con il Servizio Veterinario della Regione. In caso di influenza aviaria il principale fattore di rischio per l’uomo è l’esposizione in ambienti contaminati con alta carica virale circolante e a stretto contatto con gli animali infetti; non sussistono invece rischi per i consumatori attraverso il consumo di carne e di uova di pollame. In ogni caso, come regola generale, la carne di pollame cruda e le uova devono essere sempre adeguatamente manipolate (conservate separatamente da altri cibi ed adeguatamente cotte) ed è buona norma lavarsi le mani e lavare gli utensili dopo il contatto con questi cibi crudi: queste sono norme sempre valide indipendentemente dalla presenza o meno di questa malattia”.
L’epidemia 2021–2022 di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) è la più grande finora mai osservata in Europa, anche l’estensione geografica dell’epidemia è senza precedenti: dalle isole Svalbard al Portogallo meridionale e ad est fino all’Ucraina, colpendo ben 37 paesi europei.
I sintomi dell’influenza aviaria
Le infezioni da influenza aviaria, nell’uomo possono causare malattie, che vanno da una lieve infezione delle vie respiratorie superiori (febbre e tosse) a una rapida progressione fino a polmonite grave, sindrome da stress respiratorio acuto, shock e persino la morte.
Sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea sono stati riportati più frequentemente nell’infezione da A(H5N1). Le caratteristiche della malattia come il periodo di incubazione, la gravità dei sintomi e l’esito clinico variano a seconda del virus che causa l’infezione, ma si manifesta principalmente con sintomi respiratori.
In molti pazienti con virus dell’influenza aviaria la malattia ha un decorso clinico aggressivo. I sintomi iniziali comuni sono febbre alta e tosse seguiti da sintomi che coinvolgono le basse vie respiratorie, tra cui dispnea o difficoltà respiratorie. I sintomi delle alte vie respiratorie come mal di gola o raffreddore sono meno comuni.
Nel decorso clinico di alcuni pazienti sono stati riportati anche altri sintomi come diarrea, vomito, dolore addominale, sanguinamento dal naso o dalle gengive, encefalite e dolore toracico.
Come prevenire il virus
L’OMS raccomanda le seguenti misure personali di protezione utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza aviaria:
- Lavaggio regolare con corretta asciugatura delle mani
- Buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce, utilizzare fazzoletti monouso e smaltirli correttamente
- Autoisolamento immediato in caso di febbre e sintomi simil influenzali
- Evitare il contatto ravvicinato con persone malate
- Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca