Carolina Marconi, dopo la puntata del 24 ottobre 2022, ha confessato di avere una storia molto simile a quella di Nikita Pelizon, legata alla sua famiglia, Testimone di Geova.
Durante la diretta della scorsa puntata del GF Vip 7, la concorrente Nikita Pelizon ha raccontato al conduttore, Alfonso Signorini di aver avuto dei problemi, in passato, con la sua famiglia.
La modella ha ripercorso la sua infanzia difficile e il sofferto allontanamento dalla casa familiare al raggiungimento della maggiore età.
I genitori di Nikita Pelizon, sono Testimoni di Geova e molto credenti e, a causa della loro religione non riuscivano ad accettare la voglia di libertà dei loro figli.
Fin da piccola, la modella ha raccontato di aver avuto dei limiti anche nel socializzare con altri bambini della sua età.
Nikita, infatti, ha raccontato il suo percorso di crescita dicendo:
“I problemi sono iniziati da subito, già a sei anni sentivo che c’era qualcosa che non andata. Andavo in giro per le case a pregare la parola di Dio. Non mi piaceva che veniva detto che erano la sola e unica religione e poi si parlava di umiltà. Io però non la sentivo questa umiltà ma a casa non ne potevo parlare perché sapevo che mi avrebbero fatto l’ennesimo studio biblico. Quando i bambini all’asilo festeggiavano il compleanno io dovevo stare fuori la porta. Avrei sempre voluto farlo e non ho mai potuto. I miei genitori erano molto praticanti. Non potevo stare con i compagni di classe oltre l’orario scolastico”.
Per via della religione Nikita non poteva nemmeno frequentare dei ragazzi di una diversa fede religiosa, e per poter stare con un ragazzo, nonostante la giovane età, avrebbe dovuto sposarlo.
Nikita, ha rivelato di aver trovato la libertà a 18 anni anche se, all’inizio, aveva preso molto male l’allontanamento da parte della sua famiglia:
“A 18 anni ho iniziato ad andare in giro per l’Italia perché volevo fare la modella, mia mamma mi disse che non potevo più stare in quella casa. Trovai la porta chiusa e non sapevo dove andare, ho pianto per 4 ore e poi ho guardato il cielo e ho detto ‘sai che c’è, sei libera!’. La sensazione di non avere un mazzo di chiavi è terribile”.
Dopo questo racconto, terminata l’undicesima puntata del GF Vip 7, Carolina Marconi ha confidato di vivere una situazione molto simile all’interno della sua famiglia.
La “gieffina”, ha rivelato che una delle sue sorelle ha deciso di lasciare i Testimoni di Geova, mentre la mamma e un’altra sorella hanno da poco iniziato a praticare quella religione.
Ecco cosa ha detto in merito alla difficile situazione che sta vivendo.
Le parole di Carolina Marconi sulla famiglia Testimone di Geova
Nel corso della puntata, Carolina Marconi è apparsa molto provata per il racconto di Nikita Pelizon.
Una volta terminata la diretta, la concorrente italo-venezuelana si è avvicinata a Nikita per esprimerle la sua solidarietà e le ha fatto una confidenza molto personale.
Alla modella, Carolina Marconi ha rivelato:
“Sto vivendo una storia molto simile che mi sta facendo soffrire molto“.
Più tardi, anche la Marconi ha deciso di aprirsi e ha raccontato che anche la sua famiglia è associata all’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova e che, per questo si trova in mezzo a dei rapporti familiari complicati.
Carolina, infatti, ha spiegato che una delle sue sorelle è stata Testimone di Geova per ben 18 anni ma poi si è dissociata.
Al contrario, sua mamma e un’altra sua sorella hanno iniziato a praticare questo tipo di religione da qualche anno ma, secondo quanto affermato da questa dottrina religiosa, non dovrebbero più parlare con la sorella che si è ‘disassociata’.
Ecco cosa ha dichiarato Carolina Marconi, secondo quanto da “Biccy”:
“Mia sorella lo è stata per 18 anni ed è dissociata poi. Mia sorella l’altra è da 5 anni, mia mamma è da quasi 3. Se sono fuori o dentro? No, non sono disassociate, sono dentro. Io invece sono in mezzo. Loro non possono parlare con l’altra mia sorella. Quindi io sto vivendo una situazione… […] Sto vivendo una storia molto simile e che mi fa soffrire. Per questo motivo io ho empatizzato molto”.
La pratica della ‘disassociazione’ prevede l’espulsione dalla congregazione a causa di una grave violazione di uno dei precetti dottrinali.
Chi non si attiene alle norme dottrinali viene espulso e non può più avere alcun tipo di contatto sociale con gli altri aderenti, anche se questi sono dei familiari, a meno che non si tratti di familiari stretti conviventi.
Secondo i Testimoni di Geova questa ‘disassociazione’ rappresenta il “volere di Dio”.