Una forte scossa di terremoto ha colpito un’ampia porzione di territorio delle Filippine settentrionali nella notte tra martedì e mercoledì: secondo i dati diffusi dall’Istituto di vulcanologia e sismologia la magnitudo è pari a 6.4 gradi della scala Richter, con epicentro nella città di Lagayan a 11 chilometri di profondità. Procede la conta di eventuali vittime (al momento non segnalate) e quella parallela di feriti (già 30 quelli accertati) e i danni a strutture residenziali e pubbliche.
Chiuso per precauzione l’aeroporto internazionale di Abra, dove sono stati evacuati anche i pazienti dell’ospedali per questioni di sicurezza.
Terremoto Filippine, tutte le informazioni
Nuova ondata di terrore nelle Filippine dovuta al movimento di una faglia che ha provocato un terremoto di magnitudo 6.4 nella regione settentrionale di Luzon. Per dare un’idea delle proporzioni del sisma, esso è stato avvertito anche nell’area metropolitana della capitale Manila, che si trova a più di 400 chilometri di distanza dall’epicentro.
La situazione è critica anche nella provincia limitrofa di Ilocos Norte, quella di cui è originario il presidente filippino Ferdinando Marcos Jr. Chiuso l’aeroporto internazionale di Laoag mentre a Batac alcune parti del soffitto dell’ospedale sono crollate facendo ordinare l’immediata evacuazione dell’edificio e obbligando così la struttura a interrompere ogni tipo di servizio. Alcuni ingegneri e funzionari hanno dichiarato “inagibile” il palazzo.
Per quanto concerne strade ed edifici sono in corso tutti gli accertamenti del caso sull’intera isola di Luzon. In un tweet, il presidente Marcos jr invita la popolazione a non assieparsi dentro strutture multipiano. Gli unici danni momentaneamente segnalati riguardano il crollo di una chiesa a La Paz di Abra: maggiori disguidi invece nella provincia nord-orientale di Cagayan dove molti villaggi hanno perso temporaneamente elettricità a causa di linee elettriche danneggiate o malfunzionanti.
L’episodio sismico della notte arriva a tre mesi di distanza dal terremoto di magnitudo 7 avvenuti nella stessa area lo scorso luglio: in questo caso le vittime furono 5. Niente a che vedere con il disastro del 1990, quando a Manila e dintorni morirono più di 2.000 persone.