Il bonus asilo nido commercialisti 2022 è stato istituito attraverso il bando che è stato pubblicato dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), il quale riguarda, in particolare, il rimborso delle spese sostenute per le rette di asili nido e scuole dell’infanzia, secondo quanto viene disciplinato dall’art. 56 ter del Regolamento Unitario.
Che cos’è il bonus asilo nido commercialisti 2022
Il suddetto bando, nello specifico, stabilisce la possibilità di adottare delle iniziative e di destinare delle risorse in favore degli iscritti alla Cassa, in modo da ridurre i costi e da fornire loro delle agevolazioni, mediante:
- convenzioni stipulate con soggetti pubblici e/o privati;
- agevolazioni per l’accesso al credito;
- agevolazioni per la concessione di mutui;
- agevolazioni per la fruizione di asili nido, scuole materne, servizi di doposcuola, residenze sanitarie e servizi di cura per anziani e di ogni altra iniziativa atta a favorire la conciliazione tra il mantenimento e lo sviluppo dell’attività professionale lavorativa e gli impegni familiari.
Il bando pubblicato dalla Cnpadc, in particolare, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione esattamente un anno fa, nel corso della riunione del 26 ottobre 2021, e si pone come obiettivo quello di favorire la conciliazione fra il mantenimento e lo sviluppo dell’attività professionale e gli impegni familiari.
A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di stanziare una somma pari a 2.000.000 di euro in modo da sostenere gli iscritti alla Cassa che hanno sostenuto delle spese per la frequenza di asili nido e scuole dell’infanzia per i propri figli, durante l’anno educativo che va dal 1° settembre 2021 al 31 luglio 2022.
Il rimborso che sarà concesso ai beneficiari che possiedono i requisiti necessari per l’ottenimento sarà pari alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, fino ad un importo massimo pari a 1.000 euro per ogni figlio.
Qualora il numero delle domande presentate risulti avere un importo superiore rispetto ai 2.000.000 di euro stanziati per il bonus, allora l’importo erogato sarà pari al rapporto “€ 2.000.000/ammontare complessivo relativo alle domande accolte”.
A chi spetta e requisiti
Il bonus asilo nido commercialisti 2022 spetta agli iscritti alla Cassa che al 31 dicembre 2021 hanno:
- un’età anagrafica inferiore ai 40 anni;
- un reddito professionale inferiore a 30.000 euro annui, per quanto riguarda il periodo di imposta relativo all’anno 2020 (modello redditi 2021).
Qualora entrambi i genitori siano in possesso dei suddetti requisiti, la domanda potrà essere presentata da uno solo dei due.
Bonus asilo nido commercialisti 2022: come fare domanda
La domanda per ottenere il bonus asilo nido commercialisti 2022 dovrà essere presentata, a pena di inammissibilità, esclusivamente in maniera telematica, utilizzando l’apposito servizio online DAS, che viene messo a disposizione dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), all’interno del proprio sito web ufficiale.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda è fissato al 31 ottobre 2022, dunque restano ancora pochissimi giorni per presentare la richiesta ed ottenere il beneficio.
Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:
- documento di identità in corso di validità.
- ricevute di pagamento fiscalmente valide, recanti l’indicazione dell’asilo nido/scuola dell’infanzia, che dovranno:
- riportare l’indicazione del figlio, ovvero del genitore iscritto (richiedente il contributo) o dell’altro genitore, purché rechino anche il nominativo del figlio;
- riferirsi alle spese di iscrizione e frequenza di un asilo nido nell’anno educativo dal 1/9/2021 al 31/7/2022. Qualora le informazioni di cui alla presente lett. b) non dovessero essere riportate nella ricevuta, è necessario allegare l’attestazione di iscrizione e frequenza rilasciata dall’asilo nido/scuola dell’infanzia frequentato, dalla quale dovranno risultare le generalità del richiedente e quelle del figlio.
L’art. 4 del bando precisa, inoltre, che “non saranno ammesse domande presentate con modalità diverse” e che “dovrà essere presentata una singola domanda per ogni figlio per il quale si richiede il rimborso”.