Bonus 1000 euro figli: entro il 15 dicembre gli iscritti alla Cassa forense potranno presentare un’apposita domanda per ricevere il contributo per i figli nati, adottati o presi in affido tra il 1° novembre 2019 ed il 31 dicembre 2021.

All’interno del bando n. 10/2022 che è stato pubblicato dalla stessa Cassa forense sono contenute tutte le informazioni utili per ottenere il beneficio economico, il quale sarà erogato in un unica soluzione per ciascun figlio ed il quale verrà versato ad uno solo dei genitori, anche se sarà richiesto da entrambi.

Per presentare domanda alla Cassa forense, coloro che possiedono i requisiti per farne richiesta dovranno compilare un apposito form online, presente sul sito Internet ufficiale della Cassa.

In particolare, però, andiamo a vedere insieme tutto ciò che riguarda il bonus 1000 euro figli: che cos’è, a chi spetta, quali sono i requisiti che sono necessari per ottenerlo, qual è la scadenza prevista all’interno del bando e quali sono le modalità per la presentazione delle domanda alla Cassa forense.

Che cos’è il bonus 1000 euro figli

Il bonus 1000 euro figli è un contributo economico che viene messo a disposizione dalla Cassa forense per i suoi iscritti, ai quali è nato un bambino, oppure lo hanno adottato o preso in affidamento, nel periodo compreso tra il 1° novembre 2019 ed il 31 dicembre 2021.

In particolare, si tratta di un contributo a sostegno della genitorialità, per il quale sono stanziati 2 milioni di euro attraverso un apposito bando ed il quale si rifa’ a quanto viene disposto all’interno del regolamento della Cassa forense, che all’art. 6 parla delle iniziative a sostegno delle famiglie in tema di:

  • erogazione a favore di superstiti e dei titolari di pensione diretta cancellati dagli albi, pensione indiretta o reversibilità (lettera a);
  • erogazioni in situazioni di familiari non autosufficienti, disabili o con malattie invalidanti (lettera b);
  • borse di studio per gli orfani degli iscritti (lettera c);
  • borse di studio per i figli degli iscritti (lettera d);
  • aiuti a sostegno della genitorialità (lettera e).

Proprio in quest’ultimo caso, infatti, per quanto concerne la lettera e dell’art. 6 del regolamento della Cassa forense, quest’ultima ha deciso di mettere al bando un bonus 1000 euro figli per gli iscritti che possiedono i requisiti per richiederlo.

A chi spetta il bonus 1000 euro figli? I requisiti

Il bonus 1000 euro figli spetta a coloro che, alla data di presentazione della domanda, siano iscritti alla Cassa o iscritti all’Albo con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso, non sospesi dall’Albo ai sensi dell’art. 20 della L. n° 247/12, né cancellati dall’Albo.

Al contempo questi ultimi dovranno possedere i seguenti requisiti per la partecipazione al bando e l’ammissione in graduatoria:

  • essere genitore di uno o più figli nati nel periodo 1° novembre 2019 al 31 dicembre 2021 o aver adottato/ottenuto in affidamento preadottivo uno o più figli nel medesimo periodo;
  • essere in regola con le prescritte comunicazioni reddituali alla Cassa (modelli 5);
  • avere dichiarato nel Mod. 5/2022 un reddito netto professionale inferiore a € 50.000,00;
  • per coloro che non erano tenuti all’invio del Mod. 5/2022, aver prodotto un reddito netto professionale da attività forense inferiore ad € 50.000,00;
  • inviare il modulo di domanda corredato della documentazione richiesta all’art. 5 del bando.

L’art. 2 del suddetto bando precisa, inoltre, che “il contributo è erogato a uno solo dei genitori anche se richiesto da entrambi”.

Scadenza e modalità di presentazione della domanda

La scadenza per la presentazione della domanda per ricevere il bonus 1000 euro figli è fissata al 15 dicembre 2022, entro le ore 24:00.

La richiesta dovrà essere presentata esclusivamente in maniera telematica, attraverso l’apposito servizio online che viene messo a disposizione dalla Cassa forense sul sito web ufficiale.

Ecco quali sono i documenti che bisogna allegare alla domanda:

  • certificazione o autocertificazione attestante la nascita/adozione/affidamento preadottivo del figlio di cui all’art.4;
  • attestazione ISEE in corso di validità alla data di presentazione della domanda o alla data di riscontro alla richiesta di integrazione trasmessa dalla Cassa.