Meno di ventiquattr’ore dopo la notizia della lettera firmata da trenta Democratici che chiedevano a Joe Biden di trattare con la Russia, è arrivato l’annuncio del ritiro del documento.
Oggi la presidente del gruppo progressista del partito alla Camera, Pramila Jayapal, ha ritirato formalmente la lettera che aveva provocato tensioni tra i democratici.
“La lettera – hanno spiegato i firmatari – era stata redatta alcuni mesi fa“.
Ma la giustificazione potrebbe non bastare a calmare le acque, visto che l’iniziativa è stata considerata un passo falso, che ha messo in difficoltà la Casa Bianca, nel momento in cui sta proseguendo con la linea della fermezza nei confronti del Cremlino.
Nel documento i Democratici spiegavano che non bastava fornire assistenza al presidente ucraino Volodymyr Zelensky senza un piano per raggiungere un accordo per mettere fine alla guerra.
Ma Biden ha sempre detto che il “cessate il fuoco” deve basarsi su condizioni stabilite dall‘Ucraina.
Biden e Putin. La Casa bianca esclude l’atomica da Mosca
Agli Stati Uniti non risulta che la Russia si stia preparando a utilizzare un’arma nucleare in Ucraina.
“Non vediamo evidenze che stia facendo preparativi per usare l’arma nucleare ma continueremo a monitorare da molto vicino ovviamente”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre in conferenza stampa.
“Spetta all’Ucraina, al presidente Zelensky la decisione di negoziare” la pace con la Russia: ha spiegato la portavoce della Casa Bianca.
“Noi vogliamo assicurarci che Kiev abbia ciò di cui ha bisogno, motivo per il quale continuiamo a inviare aiuti a Kiev insieme con i nostri alleati, ma spetta a Zelensky decidere per il suo Paese” se negoziare con la Russia, ha proseguito Jean-Pierre rispondendo ai giornalisti sulla lettera di alcuni esponenti Dem che invitavano il presidente Joe Biden a negoziare la pace direttamente con Mosca.