Ci voleva Giorgia Meloni per velocizzare il congresso Dem! Già, perchè proprio in queste ore mentre si vota la fiducia al governo si allarga il fronte di chi nel Pd vuole fare presto. La sede in cui discutere delle regole del congresso sarà la Direzione di venerdì. Passaggio che Enrico Letta cita nell’intervento in aula alla Camera. “Faremo fino in fondo il nostro lavoro di opposizione. Venerdì cominceremo il nostro congresso costituente, ma il nostro congresso costituente sarà parte dell’opposizione a voi”. Per il Nazareno il timing resta quello concordato nell’ultima Direzione: la fine dell’inverno. Una contrazione dei tempi sarebbe controproducente per una discussione vera e partecipata. Matteo Orfini non la pensa così: “Nel ricominciare a fare politica rientra anche una considerazione tecnica: di fronte a questo governo che parte, immaginare che metterci 5 mesi a fare un congresso serva a rendere quel congresso più efficace significa non avere molto chiara la gravità della situazione”. Vuole fare presto anche Stefano Bonaccini. A fronte di una destra che in un mese è partita con il governo “un partito che ci mette sei mesi a scegliere un segretario temo non sia molto in sintonia con il paese. Io proverei ad anticipare e accelerare un po’, per evitare di dare l’idea che perdiamo mesi a discutere di noi, mentre c’è qualcun altro che si occupa di risolvere i problemi dei cittadini”.
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