Ancora timidi passi avanti al Consiglio Ue dell’Energia in programma in Lussemburgo, primo appuntamento istituzionale per il neo ministro Gilberto Pichetto Fratin.
A presiedere l’assemblea il ministro ceco Josef Sikela (la Repubblica Ceca detiene la presidenza fino a fine anno) e il Commissario Ue all’Energia, Kadri Simson.
Consiglio Energia Ue, prima chiamata per il neo ministro Fratin
Sulla scia dei lavori della scorsa settimana si è riunito nuovamente il Consiglio Ue dell’Energia in Lussemburgo, a cui hanno partecipato il ministro Gilberto Pichetto Fratin e l’advisor Roberto Cingolani.
Molti analisti politici hanno giudicato la trasferta lussemburghese il primo vero banco di prova del governo Meloni, bisogna dire che l’inizio non è stato molto incoraggiante. Come hanno sottolineato i più attenti, Fratin ha confuso il Consiglio Ue con il Consiglio d’Europa, organizzazione umanitaria slegata da Bruxelles, e ha scambiato la sigla “Ttf” a proposito dell’indice del gas con “Tte”: quest’ultima è l’acronimo di “Transport, Telecommunications and Energy”, riferimento del meeting odierno.
Detto ciò, i concetti espressi dal neo ministro sono stati chiari: proseguire la linea tracciata venerdì scorso e cercare di rivedere l’indice Ttf con un benchmark alternativo e meno volatile. Altrettanto limpido il ragionamento sugli investimenti verso le fonti rinnovabili: per Fratin l’idrogeno potrebbe essere il carburante del futuro grazie ai fondi del Pnrr, tuttavia occorrono “gradualità e flessibilità” nonché “condizioni di parità tra gli operatori”. Allo stesso modo l’Italia chiede di valutare la creazione di un “corridoio” per la fornitura di gas metano, con una risposta in termini brevi entro l’appuntamento fissato per il 24 novembre.
Sikela (Rep.Ceca): “Mancano prospettive condivise”
Vediamo ora le parole di Kadri Simson. Il Commissario Ue all’Energia, a sua volta ripresa per essersi presentata estremamente coperta in termini di abbigliamento, ha sottolineato che i passi avanti compiuti dal Consiglio permetteranno di accelerare il dialogo tra Commissione e Parlamento Europeo.
Allo studio c’è il benchmark alternativo all’indice Ttf, che sarà variabile e non fisso come richiesto dall’Italia. Ancora una volta, come rimarcato anche dal ministro ceco Sikela, manca unità di prospettive su come introdurre il tetto dinamico al prezzo del gas, nonostante la stessa Simons abbia chiesto uno sforzo di solidarietà ai Paesi membri dato il clima di emergenza.
Confermato infine l’incontro straordinario per l’approvazione del terzo pacchetto di energia il prossimo 24 novembre.