Tesla ha deciso di abbassare il prezzo delle Model 3 e delle Model Y in Cina. Un segnale che i principali esperti hanno giudicato come un importante segno di ripresa da parte dello stesso marchio automobilistico. L’azienda di Elon Musk, quindi, sembrerebbe aver superato i grandi problemi di consegne che avevano portato a bloccare i nuovi ordini.

Cosa ha spinto Tesla ad abbassare il prezzo in Cina?

Negli ultimi anni Tesla ci ha abituati a listini “ballerini”, tendenti a cambiare dalla notte al giorno anche in base alle condizioni del mercato internazionale. Con la crisi dei chip e i prezzi delle materie prime alle stelle la Model 3 base italiana è infatti arrivata a costare più di 57.000 euro. Ora però in Cina i prezzi iniziano a scendere.

Dopo un clamoroso periodo di emergenza, Tesla potrebbe finalmente essere nelle condizioni di ritoccare al ribasso i prezzi in tutto il mondo, un primo spiraglio arriva ad esempio dalla Cina. Il produttore californiano ha abbassato nelle ultime ore i prezzi di Model 3 e Model Y, con “sconti” dal 5% al 9% circa. Qualche esempio: la Tesla Model Y RWD costa ora l’8,8% in meno rispetto a prima, addirittura la Tesla Model Y Long Range costa il 9,4% in meno. Sconti minori su Model 3, dal 4,9% al 5%. In aggiunta la società californiana offre senza costi aggiuntivi anche la vernice argentata, che prima invece bisognava acquistare come optional.

La decisione di abbassare i prezzi in Cina potrebbe essere solo locale, e non arrivare nel resto del mondo. Nel Paese sono stati lanciati nuovi incentivi auto ed è probabile che Elon Musk e soci vogliano a tutti i costi sfruttare l’onda di aiuti. Nel nostro piccolo però speriamo sia un piccolo segno che la situazione produttiva stia leggermente migliorando sul fronte dei costi energetici e dei materiali. Sempre in Cina Tesla ha anche fatto ripartire i programmi referral che aveva chiuso a settembre 2021, con gli utenti che possono guadagnare diverse ricompense presentando nuovi amici interessati all’acquisto di una vettura