Bonus 550 euro una tantum per lavoratori part time. Il bonus 550 euro part time è formalmente conosciuto come “indennità una tantum per l’anno 2022 a favore dei lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”.
Bonus 550 euro una tantum per lavoratori part time
L’Inps erogherà un contributo una tantum di 550 euro rivolto ai lavoratori dipendenti di aziende private, già titolari nel 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese (e nel complesso un periodo di non lavoro non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane). Il lavoratore, al momento della trasmissione della domanda, non deve essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente, di trattamento pensionistico diretto o di Naspi, ancorché sospesa.
Come richiederlo
I lavoratori interessati, al fine di ricevere l’indennità ‘una tantum’, dovranno presentare domanda all’INPS, entro la data del 30 novembre 2022, esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di Patronato sul portale web dell’Istituto.
La domanda è disponibile accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e selezionando la prestazione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”.
In alternativa al portale web, l’indennità ‘una tantum’ può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Inoltre, è possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.
Il commento della Cgil
Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha commentato così l’introduzione del bonus:
“Si tratta di un intervento che solo in parte risponde alle tante rivendicazioni che abbiamo portato avanti in questi anni. È tuttavia un risultato che tiene conto della specificità di questa categoria di lavoratori che sul piano delle tutele del reddito non ha finora mai potuto godere di sostegni veri e strutturali. E’ una prima risposta che, benché positiva, deve rappresentare il via per l’elaborazione di un intervento più ampio e capace di sostenere i redditi dei lavoratori in part time ciclico verticale costretti a lavori con una programmazione di fermo delle loro attività. Il nuovo Governo deve affrontare nella necessaria revisione delle tipologie contrattuali, anche il tema del part time, che troppo spesso non è una scelta, anzi è diventato occasione di sfruttamento e di lavoro povero“.