Osnago omicidio-suicidio: un anziano di 80 anni ha ucciso la figlia 45enne somministrandole una massiccia dose di farmaci prima di togliersi la vita. È successo in un piccolo centro della Brianza, in provincia di Lecco, dove i due corpi sono stati rinvenuti questa mattina da un altro figlio dell’uomo, fratello della vittima. Qualche giorno fa, a Taranto, erano stati ritrovati i corpi senza vita dei due coniugi Roberto Delli Santi e Silvia Di Noi: anche il quel caso gli inquirenti avevano subito sospettato che si trattasse di omicidio-suicidio.
Osnago omicidio-suicidio: uccide la figlia e si toglie la vita
È successo ad Osnago, un piccolo centro della Brianza, in provincia di Lecco: un uomo ha ucciso la figlia somministrandole una massiccia dose di farmaci e poi si è tolto la vita. La scoperta è stata fatta stamattina da un altro figlio dell’uomo, allertato dagli operatori di un centro d’aiuto di Ronco Briatino, dove la donna era attesa come di consueto. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, giunti immediatamente sul luogo del crimine, l’uomo, un 80enne di nome Francesco Iantorno, in passato messo comunale e ora in pensione, avrebbe maturato l’idea del tragico piano forse nel timore di non potersi più occupare un giorno della figlia Rossana, disabile. Così avrebbe deciso di toglierle la vita, prima di mettere fine alla sua, tagliandosi i polsi. Intanto, per consentire alle forze dell’ordine di compiere tutti i rilievi del caso, lo stabile dove abitava la famiglia è stato transennato. “Entrambe le salme presentano ferite da arma da taglio e anche sulla scorta di un primo esame dei luoghi, cioè all’interno dell’alloggio, sembra da escludere l’eventuale concorso di terze persone”, ha fatto sapere il procuratore capo di Lecco, Ezio Domenico Basso, lasciando l’abitazione. Una prima visita sui corpi effettuata da un medico dell’ospedale ha invece consentito di ipotizzare che tutto sia avvenuto nella prima mattinata odierna. Ma le salme saranno ora sottoposte ad altri accurati esami autoptici, per ricostruire le esatte dinamiche dei fatti.
Non è il primo caso di omicidio-suicidio degli ultimi giorni in Italia
Solo qualche giorno fa, a Taranto, erano stati ritrovati i corpi senza vita di due coniugi, Roberto Delli Santi, 50enne sottufficiale della Marina Militare, e Silvia Di Noi, infermiera 52enne. Gli inquirenti avevano subito sospettato che potessi trattarsi di omicidio-suicidio. E anche in questo caso il movente sarebbero stati motivi di salute: secondo gli amici della coppia, lo stato di salute della donna sarebbe stata l’unica vera causa di preoccupazione per i due. Il marito avrebbe così deciso di mettere fine alle sue sofferenze, prima di togliersi la vita. A confermarlo, l’autopsia, che ha accertato la morte per soffocamento della donna, mentre l’uomo si sarebbe impiccato subito dopo in un altro luogo, a pochi passi dalla loro abitazione. Ad allertare le forze dell’ordine era stato il fratello di Silvia, sollecitato dal nipote che vive a Shangai per lavoro: il giovane non riusciva a contattare i genitori telefonicamente e si sarebbe così messo in contatto con lo zio, temendo che fosse accaduto qualcosa. Dopo alcuni tentativi, il 52enne avrebbe allertato la polizia, che ha poi fatto l’amara scoperta.