Finalmente, è arrivata l’ora di Simone Fontecchio in NBA. Alla quarta partita stagionale, l’azzurro ha potuto mostrare le sue doti grazie al minutaggio concessogli da coach Will Hardy, e ha subito fatto capire di essere pronto per la pallacanestro d’oltreoceano. 16 minuti totali, conditi da ben 13 punti, segnati tutti in un quarto periodo memorabile, con un 5 su 9 dal campo e tre triple a segno (oltre a 3 rimbalzi).
Nonostante la super prestazione nel finale di partita, gli Utah Jazz perdono la prima gara della loro stagione: 114-108 a Houston, contro i Rockets, ma la notizia principale è che Simone Fontecchio, dopo l’estate da sogno con la nazionale italiana – che ha saputo trascinare sia alle qualificazioni Mondiali sia agli Europei – sembra essere pronto per un ruolo importante anche nel campionato più spettacolare del mondo, l’NBA.
Le dichiarazioni di Fontecchio e Hardy
Ecco le parole del contentissimo coach degli Utah Jazz, Will Hardy, che spende questo passaggio per elogiare Fontecchio:
Simone è stato fantastico. Ci ha dato una spinta per provare a recuperare, è davvero un ottimo tiratore e sa come si sta su un campo da basket. Ha battuto bene i close-out su di lui e preso alcune ottime decisioni in attacco: sono davvero felice per lui
Queste invece le parole di Simone Fontecchio, che nonostante l’ogettiva ottima prova, rimane autocritico e con tanta voglia di migliorare, soprattutto sotto l’aspetto dei falli.
Devo riuscire a non distogliere l’attenzione dal campo: ci sono tanti aspetti del mio gioco su cui devo ancora lavorare. Ho giocato 15 minuti ad esempio e commesso 4 falli: questa è una delle cose da non fare. Ma non posso nascondere la mia felicità per aver dato una mano alla squadra.
La partita: Houston-Utah
Gli Houston Rockets sono sempre stati davanti, toccando anche la doppia cifra di vantaggio, prima della rimonta di Utah sul 108 pari. Lì sono saliti in cattedra Gordon e il rookie Jabari Smith, che ha chiuso la gara con 21 punti. Per Houston da segnalare i 26 punti e 10 rimbalzi di Kevin Porter Jr., oltre ai 25 di Jalen Green; per quanto riguarda i Jazz, 17 punti per Clarkson, 13 di Vanderbilt e Olynik, oltre ai 13 già citati di Siamone Fontecchio.