Pensioni quota 41 ultimissime notizie. Il governo guidato da Giorgia Meloni si metterà presto al lavoro su uno dei temi più urgenti per il Paese: la riforma delle pensioni. Il 31 dicembre 2022 infatti scadrà Quota 102 e, senza nuovi interventi, il 1 gennaio 2023 sarebbe ripristinata la legge Fornero.

Pensioni quota 41 ultimissime notizie

Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini è tornato a rilanciare il suo cavallo di battaglia: quota 41: 

“L’importante è bloccare una volta per tutte la legge Fornero, che innalza a 66 e 67 anni l’età per andare in pensione dall’1 gennaio, una follia. Stiamo studiando diversi modelli, come Lega, simulando l’avvio di quota 41 con 61 o 62 anni di età minima senza penalizzazioni, come opzione. Stiamo studiando un altro meccanismo, soprattutto nel pubblico impiego, che possa consentire ad alcuni, ad esempio i medici, che superano l’età pensionabile di continuare a lavorare avendo uno stipendio maggiorato fruendo della decontribuzione”.

Requisito anagrafico minimo

Come spiega il Sole 24 ore, al momento la strada più facilmente percorribile sarebbe quella di un’operazione in più tappe che nella fase iniziale (nel 2023) veda Quota 41 associata a un requisito anagrafico minimo: 61 o 62 anni. Si partirebbe dunque con una Quota 102 o 103 di fatto, seppure in versione rivista rispetto allo schema introdotto dal governo Draghi per il 2022 (uscite con 64 anni e 38 di contribuzione), che si esaurirà tra poco più di due mesi.

Costi

Il costo, secondo le prime stime ufficiose, oscillerebbe tra i 600 e gli 850 milioni. E anche con il prolungamento di Opzione donna e Ape sociale, considerato praticamente scontato, la voce pensioni non peserebbe per più di un miliardo nella griglia della prossima manovra, con buone possibilità di rimanere anche sotto questo limite.