Premio Russo Francavilla al Mare: la sua città, l’ha ricordato a distanza di 22 anni dalla sua scomparsa. Il cronista freelancer nativo di Chieti Antonio Russo inviato di Radio Radicale fu ucciso vicino a Tbilisi (Georgia), dopo essere stato rapito e torturato nella notte tra il 15 e 16 ottobre del 2000. Il 29 ottobre si terrà l’evento a lui dedicato.

Premio Russo Francavilla al mare: le parole dell’assessore alla cultura

In merito a questo evento che riconoscerà ad Antonio Russo l’uomo che non ha mai perso di vista la ricerca della verità, fa un intervento l’assessore alla cultura della cittadina balneare Cristina Rapino:

“Il Premio Russo a Francavilla quest’anno è motivo di grande orgoglio per la città, poiché torna a far parte della nostra programmazione culturale un pezzo di storia quanto mai attuale nel momento che stiamo vivendo”.

Poi aggiunge anche che ci saranno degli ospiti illustri in occasione di questa bella iniziativa.

“Con la presenza di ospiti illustri ricorderemo i valori in cui il nostro concittadino, ucciso in Georgia nel 2000, ha sempre creduto. Sarà l’occasione per riflettere sulla situazione geopolitica attuale e sui valori della libertà e della verità.

Nelle parole dell’assessore si avverte la necessità che il Premio, e il nome di Antonio Russo, debbano crescere ancora di più ma soprattutto che vadano tramandati alle giovani generazioni attraverso il sistema della scuola. Proprio agli studenti sarà dedicata, infatti, la mattinata del 29 ottobre, quando l’appuntamento sarà con i ragazzi del Liceo A. Volta di Francavilla”.

Gli ospiti cui faceva riferimento l’assessore Rapino che accompagneranno la cerimonia di premiazione con performance artistiche sono due: Nicola Pomponi, conosciuto come Setak, un musicista e cantautore di origini abruzzesi, compositore delle musiche originali della colonna sonora di War, la guerra desiderata, il nuovo film di Gianni Zanasi presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2022 e l’attrice e regista teatrale Lorenza Sorino, che si ispirerà per la sua performance alla lettera della madre del giornalista scomparso.

Premio Russo Francavilla al mare: il patrocinio

L’evento vede il patrocinio di Regione Abruzzo, Comune di Francavilla al Mare, Odg Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, con la media partnership di Rete 8 e Il Centro, quotidiano abruzzese. I premi per i giornalisti saranno realizzati del maestro orafo abruzzese Italo Lupo, che si ispira all’opera dell’artista Pablo Picasso “Guernica”.

Il concorso “La percezione della guerra all’epoca della rete”

L’Ordine dei giornalisti Abruzzo ha promosso il corso “La percezione della guerra all’epoca della rete” inserito all’interno dell’evento: i giornalisti che vi parteciperanno, potranno acquisire 4 crediti di deontologia per la formazione professionale obbligatoria. Il corso si terrà presso il Palazzo Sirena, dalle ore15.00 alle ore 19.00.

E includerà la cerimonia di premiazione che avrà inizio alle ore 17.00. Il Premio, la cui direzione artistica è dello scrittore Peppe Millanta, fondatore della Scuola Macondo di Pescara, prevede cinque sezioni all’attenzione di una giuria composta da noti giornalisti: Fausto Biloslavo (Il Foglio), Toni Capuozzo (Mediaset), Gabriella Simoni (Studio Aperto), Guido Alferj (Il Messaggero) e Simone Gambacorta (Odg Abruzzo). L’organizzazione del Premio è a cura dell’agenzia di comunicazione Mirus.

Antonio Russo, il freelancer coraggioso

Dal 1999 l’esercito della Federazione Russa combatteva contro i separatisti per riprendere il controllo dei territori che avevano conquistato. Quello di Antonio era un lavoro difficile, ma soprattutto pericoloso. All’epoca Antonio aveva quarant’anni, si trovava in Georgia per fare il suo lavoro: documentare da lì, con le sue fonti, gli eccessi anti umanitari delle truppe russe in Cecenia.

Il 16 ottobre di 22 anni fa, fu ucciso in Georgia il cronista freelance italiano Antonio Russo, corrispondente e inviato di Radio Radicale nelle zone più rischiose e difficili. Non si sa come e da chi fu ucciso. Da allora niente e nessuno sa spiegare perché il suo corpo senza vita fu ritrovato a pochi chilometri da Tbilisi con chiari segni di tortura.

Sulla morte di Antonio Russo furono avviate due inchieste, una in Georgia e l’altra a Roma. Ma finora la giustizia non è riuscita a individuare i colpevoli. Chissà quanti altri anni bisognerà aspettare per capire cosa è accaduto quel maledetto 16 ottobre del 2000 ad un uomo prima ancora che professionista che andava anche contro se stesso pur di scovare la verità.