Accadde oggi, 25 ottobre 1671: Cassini scopre il satellite Giapeto. Per dimensioni, si tratta del terzo satellite naturale di Saturno dopo Titano e Rea, e l’undicesimo satellite naturale più grande del sistema solare. È, inoltre, il più grande corpo noto a non essere in equilibrio idrostatico, e la sua peculiarità più nota è quella di avere la superficie divisa in due regioni all’apparenza molto differenti tra loro.
Accadde oggi, 25 ottobre 1671: Cassini scopre il satellite Giapeto
Il satellite di Saturno Giapeto possiede altre caratteristiche insolite scoperte nel 2007 dalla sonda Cassini, come: la grande cresta che percorre due terzi della lunghezza del suo equatore. Come detto, fu scoperto dall’astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini e deve il suo nome al Giapeto della mitologia greca; ma è anche noto come Saturno VIII.
Il perché di questo nome
Cassini chiamava i quattro satelliti saturniani da lui scoperti (Teti, Dione, Rea e Giapeto) Sidera Lodoicea, ovvero “le stelle di Luigi”, in onore di re Luigi XIV. Gli astronomi presero l’abitudine di riferirsi a loro e a Titano come Saturno I fino a Saturno V quindi, in base alla sua distanza dal pianeta, Giapeto era noto come Saturno V. Quando nel 1789 furono scoperti Mimas ed Encelado, lo schema di numerazione venne esteso a Saturno VII. Dal 1848 Giapeto è noto con il nome di Saturno VIII, quando il suo posto come Saturno VII è stato occupato da Iperione.
Le scoperte fatte su Giapeto
Questa luna di Saturno possiede numerosi crateri di notevoli dimensioni, alcuni dei quali sono stati scoperti grazie alle foto della sonda Voyager 2. Solo con la Cassini, successivamente, è stato possibile rilevare la presenza di vasti crateri d’impatto nella regione oscura. Il più grande, Turgis, possiede un diametro di 580 km ed è uno dei più vasti del Sistema Solare. L’orlo del cratere è molto ripido e parte della scarpata supera i 15 km d’altezza.
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