Nonostante tutto, Antonio Tajani va avanti. L’ex Presidente del Parlamento Europeo ha dovuto lottare contro tutto e tutti per portare in porto la sua nave, una nave attraccata alla Farnesina. Paradossale è che gli ostacoli sono incappati da dentro, da Forza Italia. Prima gli audio di Berlusconi che hanno minato alla credibilità interazionale di Forza Italia e quindi del nuovo governo. Putin non voleva la guerra, lo sento e ci scambiamo lettere dolcissime, la guerra è degenerata per colpa di Zelesnky. Queste, parafrando, le cose che Berlusconi ha detto ai suoi. Vere e proprie bombe a mano da chi si apprestava non solo a formare un nuovo governo, ma a tenere per sé il ministero che più degli altri è adibito al posizionamento internazionale dell’Italia. Quello degli Esteri.
Ci ha pensato proprio Tajani a ripristinare l’ordine. Sintomo che il neo Ministro, nonostante il caos intorno a sé, gode di una certa affidabilità in Europa. Le parole della Presidente del Parlamento Europeo Metsola ne sono la riprova. E così, nonostante tutto, Tajani ce l’ha fatta ed è diventato Ministro. Ma i problemi non sono finiti. È stato Giorgio Mulè, oggi, a risollevare il caso. Secondo il deputato forzista Tajani dovrebbe dimettersi dal suo ruolo. Una dichiarazione che non lascia spazio ad interpretazioni: dentro Forza Italia, c’è qualche problema. Giorgia Meloni, neo Premier, dovrà stare attenta. E pure Tajani, ovviamente.
Tajani a colloquio con gli Usa
Checché ne dicano, Antonio Tajani è il nuovo Ministro degli Esteri. E lui, si comporta come tale. Oggi ha incontrato alla Farnesina una delegazione e il capo della Conferenza dei Rabbini europei Rabbi Goldschmidt. “Abbiamo discusso di tutela dei diritti umani e delle libertà religiose – ha twittato il Ministro – La nostra è una visione comune fondata sulle radici cristiano giudaiche dell’Europa”.
Incontro alla Farnesina con una delegazione e il capo della Conferenza dei Rabbini europei Rabbi Goldschmidt. Abbiamo discusso di tutela dei diritti umani e delle libertà religiose. La nostra è una visione comune fondata sulle radici cristiano giudaiche dell'Europa. pic.twitter.com/RKpi6FcxGr
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 24, 2022
Ma la notizia più saliente della giornata è il colloquio telefonico con il Segretario di Stato americano Antony Blinken. A riferirlo è la Farnesina in una nota ufficiale:
Nel confermare l’assoluta priorità che l’Italia attribuisce al rapporto con gli Stati Uniti, il Ministro Tajani ha espresso la volontà di approfondire ulteriormente le eccellenti relazioni bilaterali e di proseguire nell’impegno comune per affrontare le sfide globali – prosegue il comunicato – Il Ministro e il Segretario di Stato hanno convenuto circa l’importanza di continuare a lavorare insieme per assicurare pace e giustizia in Ucraina, garantendo continuo sostegno a Kiev e mantenendo un atteggiamento di massima fermezza nei confronti della Federazione Russa. Da parte di entrambi è stato confermato l’impegno a qualificare l’efficace cooperazione e lo stretto coordinamento sul piano bilaterale, in ambito NATO, G7 e delle relazioni UE-USA, per promuovere la sicurezza euro-atlantica e sostenere il multilateralismo e l’ordine internazionale fondato sulle regole.
Il Vicepremier Tajani fa eco del contatto anche su Twitter: “Un colloquio affettuolo e cordiale – ha scritto – Impegno dell’Italia a rafforzare i rapporti transatlantici, cooperazione coordinata globale, ripristino di pace e giustizia in Ucraina. L’amicizia tra i nostri paesi è salda e profonda”.
Affettuoso e cordiale colloquio telefonico con @SecBlinken. Impegno dell'Italia a rafforzare i rapporti transatlantici, cooperazione coordinata globale, ripristino di pace e giustizia in Ucraina. L'amicizia tra i nostri paesi è salda e profonda. ????????????????
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 24, 2022