Si divide la scena politica della Germania sul tweet di congratulazioni postato da Olaf Scholz nei confronti di Giorgia Meloni. La critica più diffusa, specialmente nell’ambiente socialdemocratico del SPD, sostiene che il cancelliere non avrebbe dovuto celebrare la vittoria elettorale di una “leader post-fascista”.

Durante la corsa alle ultime elezioni politiche, infatti, il partito di Scholz aveva appoggiato apertamente il Pd di Enrico Letta.

Olaf Scholz e Meloni, per ora nessun incontro in agenda

Ma Olaf Scholz non è affatto intenzionato a fare marcia indietro, anzi, la sua portavoce ha aggiunto che oltre al tweet seguirà un telegramma rivolto personalmente a Giorgia Meloni. Il sentimento che fatica a prevalere nell’ambiente socialdemocratico tedesco impone di mettere da parte l’astio e concentrarsi sugli importanti dossier bilaterali che riguardano le rispettive economie.

Nel comunicato ufficiale dell’ufficio del Bundeskanzler (la Cancelleria tedesca), si legge che “La Germania collabora con tutti i governi europei”, indipendentemente dal partito politico al governo. Ciò “non può rovinare le buone relazioni che abbiamo con gli altri Stati membri. Con l’Italia continueremo a lavorare per sviluppare una collaborazione ancor più proficua“. Nel messaggio è contenuto anche un ringraziamento a Mario Draghi “per la buona partnership instaurata fra Italia e Germania durante il suo mandato”.

Scholz e la questione ucraina

Sul tavolo del Parlamento tedesco c’è soprattutto la questione Ucraina, su cui la Germania ha sempre avuto posizioni ambigue. Oltre all’incondizionato sostegno per Kiev (Scholz stesso ha ammesso che “la ricostruzione dell’Ucraina impone di ragionare sul suo ingresso nell’Ue) c’è la questione armi su cui lo stesso cancelliere è un po’ frenato dall’opinione pubblica.

Intanto, tra le relazioni diplomatiche di quest’oggi avute da Giorgia Meloni si segnala anche quella con l’Egitto di al-Sisi sui temi di “sicurezza energetica, ambiente, e diritti umani”. In attesa dei prossimi importanti impegni internazionali in agenda.