Ancora una volta, come già accaduto durante le fasi più critiche della pandemia, l’Italia si affida alla solidarietà per contrastare gli aumenti legati al caro energia: l’ultima idea arriva dalla Diocesi di Roma e segue il principio della “bolletta sospesa” per aiutare chi non riesce a sostenere gli aumenti degli ultimi mesi.
Una sorta di rivisitazione del tradizionale “caffé sospeso” di Napoli o della “spesa sospesa” per i più bisognosi.
Bolletta sospesa, come funziona l’iniziativa
I numeri delle bollette che non sono state o non saranno pagate è esorbitante. Per contrastare dunque gli effetti del caro energia, la Diocesi di Roma è scesa in campo attivamente lanciando l’iniziativa della “bolletta sospesa”. Vediamo come funziona.
Il Vicariato della capitale si rivolge a tutte le parrocchie romane affinché esse promuovano in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, da calendario il prossimo 13 novembre, una raccolta fondi da destinare al Fondo Famiglia della Caritas di Roma: L’obiettivo è chiaro: aiutare chi è in difficoltà a causa degli aumenti del prezzo del gas.
Lo spiega personalmente anche il cardinale vicario Angelo De Donatis, il quale sottolinea come l’offerta libera sia destinabile anche ad altre emergenze o gesti di solidarietà. La speranza è che questa iniziativa possa servire a sensibilizzare su una tematica così attuale, fungendo da apripista anche in altre città o regioni.
Speculazione e proteste, facce della stessa medaglia
Il caro bollette è la vera emergenza del Paese, ne è consapevole il governo Meloni a dispetto dei dati incoraggianti che arrivano dalla Borsa di Amsterdam. Ma l’inverno è alle porte e la tenuta sociale dei cittadini è appesa a un filo, come dimostrano le proteste avvenute questa mattina davanti alla Prefettura di Enna, in Sicilia.
Gli organizzatori della manifestazione hanno consegnato personalmente un documento al capo di gabinetto, in cui sono contenute le richieste atte a fungere da scudo contro i rincari: su tutte, l’aumento del credito d’imposta e la rateizzazione dei pagamenti.
E mentre la cittadinanza cerca di fare necessità virtù, c’è un altro fenomeno che sta venendo a galla: quello dei contratti stracciati. L’Antitrust è intervenuta sanzionando con un’istruttoria quattro società energetiche, Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, accusate di modifica unilaterale dei contratti a condizioni economiche significativamente peggiori per il cliente.