Il canale televisivo Russia Today è stato accusato di incitamento al genocidio dopo che l’anchorman della rete, Anton Krasovsky, ha dichiarato in diretta che “i bambini ucraini critici verso il Cremlino dovrebbero essere annegati e bruciati“.

Lo riporta il Russian Monitor Media, ma la notizia rimbalza e viene confermata anche dal ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, il quale annuncia di aver aperto un’inchiesta per “incitamento aggressivo al genocidio”.

Russia Today, la difesa: “Nessuno condivide simili opinioni”

L’emittente statale Russia Today è finita nella bufera mediatica a causa delle pesanti affermazioni di Anton Krasovsky, presentatore di punta del canale. Il discorso incriminato dovrebbe risalire alla scorsa settimana, mentre il caporedattore di RT, Margarita Simonyan, ha dichiarato di aver sospeso l’anchorman con effetto immediato e che nessun dipendente di Russia Today condivide le sue opinioni “selvagge e disgustose”.

Un “atto di follia momentanea” si legge nel comunicato stampa diffuso dalla rete, nei confronti di un personaggio già oggetto di sanzioni da parte dell’Unione Europea per le sue posizioni pro-belliche. Ma Kuleba ha rincarato la dose portando all’attenzione dei popoli non di lingua sovietica anche altri concetti espressi in quel momento: dai commenti sugli stupri dei soldati russi, fino al fatto che gli ucraini che si oppongono alla sottomissione di Mosca dovrebbero essere fuciliati. In una parola, per Krasovsky l’Ucraina non aveva alcun motivo di esistere.

L’account Twitter di Rt è stato oscurato in seguito a un ricorso legale presentato da fonti anonime e non risulta più visibile in molti Paesi Ue: Italia, Portogallo, Finlandia, Svezia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia, Ungheria, Malta, Germania, Grecia, Romania, Olanda, Bulgaria, Austria, Lussemburgo, Lituania, Regno Unito, Danimarca, Croazia, Lettonia, Estonia, Cipro, Francia, Spagna, Belgio.

Un episodio che fa aumentare la tensione tra Mosca e Kiev, già alle prese con i rimpalli di responsabilità sulla “bomba nucleare sporca” che il Cremlino è convinto sia pronta a esplodere. Ma l’Ucraina e l’Occidente, tramite Usa, Uk e Francia ha smentito tale ipotesi.