È stato il caso degli ultimi mesi, quello che ha fatto discutere tifosi e addetti ai lavori di Formula 1 tra chi sperava in un’aspra penalizzazione e chi invece era scettico sulle colpe della Red Bull.

Manca solo l’annuncio, slittato dopo la morte di Dietrich Mateschitz, co-fondatore Red Bull, ma secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport Red Bull e FIA avrebbero raggiunto un accordo sulle sanzioni relative al superamento del budget cap della stagione 2021

Chris Horner ne ha parlato nella conferenza stampa pre Gran Premio del Texas di ieri, difendendo la sua scuderia rivelando che saranno resi pubblici sia i dati relativi all’infrazione che quelli sulle penalità e togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

È tremendo e molto deludente sentire un avversario che ti accusa di barare è scioccante che un’altra squadra possa lanciare questo tipo di accuse. Siamo finiti sotto processo pubblico dal Gran Premio di Singapore, ma i numeri che sono stati riportati dai media sono lontanissimi dalla realtà. E tutto questo comporta un danno per la nostra azienda, ai nostri partner, ai nostri piloti e a tutti coloro che lavorano nella squadra.

La salute mentale è prevalente e stiamo assistendo a problemi significativi all’interno della nostra forza lavoro, i figli dei nostri dipendenti vengono presi in giro, e francamente non è giusto. Non si puoi andare in giro facendo questo tipo di accuse senza alcuna informazione in merito, siamo assolutamente sconvolti dal comportamento tenuto da alcuni dei nostri avversari.

Dai dettagli delle ultime ore la pena dovrebbe avere una doppia natura, sia sportiva che finanziaria, ma non così dura come auspicato dagli avversari.

Quello che sembra certo è che la scuderia di Milton Keyens per il 2023 manterrà il budget di 135 milioni, ma avrà meno ore per lo sviluppo in galleria del vento, oltre che pagare una multa.