La guerra tra Russia e Ucraina si inasprisce sempre di più, con i Paesi membri del G7 che condannano l’atteggiamento della Russia, che ha sequestrato il personale e i manager della centrale nucleare di Zaporizhzhia: chiesta a Mosca la restituzione dell’impianto oltre al rilascio delle persone rapite. Continuano intanto gli scontri a fuoco, con l’esercito russo che ha tagliato le vie di comunicazione a Kherson per fermare l’avanzata delle truppe ucraine.

La Russia si prende Zaporizhzhia, G7: “Ridatela all’Ucraina”

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è ora sotto il controllo della Russia che, oltre all’impianto, hanno in ostaggio anche i manager e il personale che vi lavora. Con un comunicato i Paesi del G7 hanno chiesto a Mosca di restituire la centrale all’Ucraina:

“Condanniamo i ripetuti rapimenti da parte della Russia della dirigenza e del personale ucraino della centrale nucleare di Zaporizhzhia e denunciamo l’applicazione di altre forme di pressione sul restante personale ucraino. Queste azioni compromettono ulteriormente la sicurezza nucleare della centrale, impedendo al personale chiave di svolgere le proprie funzioni indispensabili. Respingiamo con forza questi atti sconsiderati, crudeli e pericolosi e chiediamo l’immediato rilascio delle persone detenute. Esortiamo la Russia a restituire immediatamente il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia al suo legittimo proprietario sovrano, l’Ucraina, a rimuovere tutto il personale russo dall’impianto e a interrompere qualsiasi tentativo di porre in modo sconsiderato e pericoloso la centrale nucleare sotto l’amministrazione russa, che potrebbe ulteriormente compromettere la sicurezza delle sue operazioni. Riaffermiamo l’importanza dei Sette Pilastri della Sicurezza Nucleare, come delineati dal Direttore Generale dell’Aiea, e ne riconosciamo la particolare urgenza per le centrali nucleari ucraine. Sosteniamo gli sforzi dell’Aiea per facilitare l’attuazione di questi pilastri e sostenere la sicurezza degli impianti nucleari ucraini, nel pieno rispetto della sovranità ucraina”

Se il G7 chiede alla Russia di restituire Zaporizhzhia all’Ucraina, Kiev chiede alle truppe russe di lasciare il Paese, evitando così di far diventare i conflitti ancor più sanguinosi: è quanto si evince dal tweet del consigliere del presidente Zelensky Mykhailo Podolyak, che in tre punti ricorda come Mosca abbia invaso e bombardato città di uno Stato sovrano e, ora, sta tagliando tutte le fonti di riscaldamento e di energia per mettere in ginocchio il Paese. L’unica soluzione per Podolyak è che le truppe russe lascino l’Ucraina e, se non lo faranno, inizierà una nuova era di violenti scontri.

I russi tagliano le vie comunicazione a Kherson

Oltre al controllo della centrale di Zaporizhzhia e alla distruzione di altri impianti energetici, i russi hanno chiuso internet e sia le reti telefoniche che televise a Kherson per arginare l’offensiva ucraina, come riferisce il Centro di resistenza nazionale delle forze armate ucraine citato dal giornale Kyiv Independent. Situazione difficile nella città di Energodar che, come annuncia il sindaco Dmytro Orlov, è sull’orlo del disastro umanitario: i bombardamenti hanno distrutto le infrastrutture civili e le reti elettriche, con la città che è rimasta senza gas per più di sei mesi e – tutt’ora -ci sono continue interruzioni dell’elettricità, problemi con la fognatura e con l’approvvigionamento idrico.