In piazza Santi Apostoli a Roma, a poca distanza dal Quirinale dove il governo Meloni stava prestando giuramento, si è tenuta la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil per la sicurezza sul lavoro: sono intervenuti i segretari generali dei tre maggiori sindacati d’Italia, che hanno sollecitato il nuovo governo a trovare al più presto una soluzione per le morti sul lavoro e un accordo sulle pensioni.

Landini alla manifestazione dei sindacati: “Troppi morti sul lavoro, si investa sulla sicurezza”

Uno dei primi a intervenire alla manifestazione dei sindacati per la sicurezza sul lavoro è stato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha esortato il nuovo governo a studiare un piano per fermare la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro:

“Ci sono 3 morti e più di 2.000 infortuni sul lavoro al giorno e questi dati credo parlino da soli. C’è troppa precarietà e pochi controlli, c’è bisogno di investire sulla sicurezza. Siamo già a 600 morti e non siamo ancora alla fine dell’anno. Questa strage va fermata e vuol dire rimettere al centro una cultura del lavoro e della qualità del lavoro: in Italia, ad oggi, 600 morti, 400mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali. Non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti: se vogliamo dare salute e sicurezza il primo tema è superare la precarietà nel lavoro, il secondo tema è fare una legge anche per gli appalti privati che impedisca la logica di massimo ribasso e dell’appalto come elemento di competizione. Inoltre non è possibile morire quando sei in alternanza scuola lavoro”

Sul palco sono intervenuti anche lavoratori e lavoratrici che hanno riportato esperienze sulle loro condizioni lavorative. Anche per Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, serve un nuovo piano nazionale per contrastare le tragedie sul luogo di lavoro e, inoltre, chiede anche di cambiare il testo della legge Fornero:

“Contro gli infortuni e le morti sul lavoro serve una strategia nazionale che faccia leva da un lato su una forte attività di repressione, migliorando e rafforzando il sistema sanzionatorio, più controlli, impiegando più vigilanza è più ispezioni nei luoghi di lavoro. Bisogna assumere ispettori e medici del lavoro, bisogna investire sulla qualità dell’impresa, per esempio con una patente a punti. Bisogna coordinare l’attività ispettiva nazionale con quella regionale e poi bisogna fare un potente intervento sulla prevenzione, sulla formazione cominciando a investire per le scuole. Dobbiamo aprire questo cantiere sul sistema previdenziale e pensionistico nella prospettiva di cambiare i contenuti della legge Fornero”

Serve un accordo sulle pensioni

Tra gli interventi fatti alla manifestazione di Roma c’è anche quello del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che apre la questione sulla riforma delle pensioni:

“Serve subito un accordo sulle pensioni. Per scongiurare lo scalone della legge Fornero. Per conquistare una riforma che dia stabilità e inclusività al sistema previdenziale. Per garantire a tutti, a partire dai giovani, assegni dignitosi. E sia chiaro: non accetteremo penalizzazioni che mettano sulle spalle dei più deboli il costo della crisi. Facciamo gli auguri al nuovo governo e alla nuova ministra del Lavoro e diciamo di ascoltare questa piazza e le famiglie che hanno perso qualcuno a causa del lavoro. Basta alla logica del profitto ad ogni costo, bisogna mettere fuori dagli appalti pubblici le aziende che violano le norme sulla sicurezza”