Dopo 45 giorni Liz Truss ha dato le dimissioni da leader del partito Tory e, di conseguenza, dalla carica di Primo ministro del governo britannico: entro il 28 ottobre i deputati conservatori dovranno eleggere il nuovo capo di partito, che sarà anche il nuovo premier. In corsa per Downing Street ci sono Rishi Sunak, Penny Mordaunt e Boris Johnson, rientrato oggi a Londra: non ha rilasciato alcuna dichiarazione riguardo una sua possibile ricandidatura, ma gode già del consenso di alcuni deputati Tory.
Boris Johnson è rientrato a Londra: si ricandida come leader dei Tory?
Dopo una vacanza con la famiglia in un resort della Repubblica Dominicana, l’ex premier inglese Boris Johnson è rientrato a Londra nel bel mezzo della crisi del partito Tory: le dimissioni di Liz Truss hanno sconvolto l’equilibrio del partito conservatore e del governo britannico, ora senza un primo ministro. Toccherà ai deputati Tory eleggere, entro venerdì 28 ottobre, il leader del loro partito che ricoprirà anche la carica di Primo ministro: anche se non ha rilasciato nessuna dichiarazione, secondo i tabloid inglesi Johnson è pronto a ricandidarsi e avrebbe il consenso di circa 46 deputati del suo partito.
Boris Johnson se la vedrà con Rishi Sunak – il favorito ed sfidante della Truss nella precedente corsa a Downing Street – il quale gode di 100 consensi ma però ha confermato la sua candidatura, cosa che invece ha fatto Penny Mordaunt, l’altra sfidante.
Entro il 28 ottobre la Gran Bretagna conoscerà il suo nuovo premier
Boris Johnson è rientrato a Londra e, come pensano molti tabloid inglesi, annuncerà la sua candidatura per ricoprire sia la carica di leader del partito Tory che quella di Primo ministro britannico: in corsa ci saranno anche Rishi Sunak e Penny Mordaunt, ma i deputati conservatori ne eleggeranno solo uno. Sono massimo tre i potenziali candidati alla guida del partito, ognuno dei quali deve avere almeno un 100 sostenitori dai 357 deputati conservatori. Successivamente i deputati dovranno concordare sui due candidati e poi potranno o scegliere direttamente un candidato oppure votare entro venerdì prossimo, il 28 ottobre.