Prima di sapere che cosa non possono fare i Testimoni di Geova è d’obbligo sapere chi sono. La loro storia nasce abbastanza recentemente, nel 1800 in Pennsylvania negli Stati Uniti d’America, da un gruppo di studenti della Bibbia al cui capo c’era Charles Taze Russel. I Testimoni di Geova sostengono di praticare un cristianesimo delle origini ripristinato, ovvero riportato alla sua formula originale. Secondo un censimento prodotto dal Corpo direttivo che li dirige, nel mondo sono poco meno di nove milioni di fedeli.
Com’è la vita di un Testimone di Geova
Chi decide di aderire a questa fedelo fa volontariamente e da quel momento inizia a seguire i precetti di questa chiesa. I testimoni dunque liberamente scelgono di rispettare i dettami della Bibbia e di impostare la loro esistenza secondo le norme bibliche.
Fra queste norme vi è la stretta limitazione dei rapporti, in particolare spirituali, con chi commette peccati gravi e non si ravvede. Ma che cosa non possono fare i Testimoni di Geova? Quali sono le regole che la comunità gli impone e che loro seguono in modo stringente impostando tutta la vita su queste norme condivise che, dicono, arrivino direttamente dalla Bibbia?
Che religione è Testimone di Geova
Dicevamo che questa è un credo cristiano, millenarista, formatasi negli Stati Uniti d’America negli ultimi decenni del 1800. Alla domanda cosa non possono fare i Testimoni di Geova al risposta è lunga e articolata perché i precetti ai quali aderiscono sono molteplici. Uno dei primi precetti di questa chiesa è accettare e obbedire sempre alle regole e ai codici di comportamenti imposti dall’organizzazione.
La politica non piace ai praticanti, ai quali è vietato fare campagna elettorale per qualcuno, ma è anche vietato assumere cariche politiche: nella politica spesso il Diavolo ci mette la coda, quindi meglio starne lontani. Pacifisti irremovibili, sono sempre obiettori di coscienza: è loro vietato entrare nelle Forze Armate (“se compri una pistola hai già ucciso un uomo” diceva il poliziotto di una serie degli anni Settanta).
Fra le cose piuttosto bizzarre che sono vietate ai Testimoni di Geova ci sono da una parte tatuaggi e piercing: se sui tatuaggi forse si riesce a sorvolare, il piercing è proprio aborrito. Ma una delle cose vietate ai Testimoni di Geova, che ha creato anche situazioni drammatiche, vi è il dono del sangue e la ricezione del sangue altrui. Detto questo sembra quasi scontato ricordare che fra le cose vietatissime vi è l’omosessualità: è duramente repressa e perseguita.
Ma ci sono altre cose che i Testimoni di Geova non possono fare: fra queste vi è, giustamente, il gioco d’azzardo. Inoltre non frequentano locali da ballo e discoteche. In conclusione si può ricordare che tra i precetti inviolabili vi è parlare male dell’organizzazione.
Chi possono sposare i Testimoni di Geova
Le regole che abbiamo elencato, ci hanno spiegato che cosa non possono fare i Testimoni di Geova. Ma allora cosa possono invece fare? E fra queste cose che gli sono permesse, chi possono sposare? I Testimoni di Geova possono sposarsi esclusivamente fra aderenti alla loro chiesa, possono farlo secondo le loro regole e il matrimonio ha pieno valore per la legislazione italiana.
Che cosa non possono fare i testimoni di Geova di
EMANUELA TESTORI
Interessante articolo del quale però chiedo di permettermi alcune piccole PRECISAZIONI.
Cominciamo dal titolo “ cosa non possono fare” che io cambierei con “che cosa non vogliono fare”.
Nel nel proseguo dell’articolo viene riconosciuto che: “…I testimoni dunque liberamente scelgono di rispettare i dettami della Bibbia e di impostare la loro esistenza secondo le norme bibliche…” Quindi se è una scelta mi pare più corretto dire che è questa scelta libera e consapevole che comporta anche le scelte successive, cioè ripudiare ciò che magari prima facevo poiché non conoscevo “le norme bibliche”
L’articolo comincia con il parlare del “dono del sangue”. E’ chiaro che se io non accetto questa pratica (che poi andrebbe approfondita), neanche lo “dono agli altri”.
Passiamo alla “alla socializzazione con i non credenti”. Noi consideriamo questi dei “potenziali fratelli”, prova ne è che li andiamo a trovare nelle loro case e facciamo il possibile per parlare con loro in qualunque occasione. Inoltre VIVIAMO in mezzo a loro, LAVORIAMO insieme a loro, MANGIAMO con loro e tutte le altre cose che si fanno in una comunità (chiaramente quelle cose che sono lecite). In’ altre parole non facciamo una vita da RECLUSI o isolati in qualche luogo sperduto.
Nell’articolo si parla poi del” divieto del ballo”. Il che non è del tutto esatto, caso mai non frequentiamo le discoteche o locali notturni, ma non perché è “vietato ballare”, ma per altri motivi che non sto qui ad elencare.
Molto correttamente l’articolo ad un cero punto dice:” Prima di sapere che cosa non possono fare i Testimoni di Geova è d’obbligo sapere chi sono.” Questa frase mi fa venire in mente una domanda che fecero all’Apostolo Paolo quando arrivò a Roma e che si trova negli Atti degli Apostoli capitolo 28 versetto 22 :” …Ma riteniamo sia bene ascoltare da te quello che pensi, perché di fatto quello che sappiamo di questa setta …” Quindi perché non ascoltare un Testimone di Geova così da sentire dal diretto interessato cose che li riguardano. Oppure andare nel loro sito JW.ORG all’ esponente: ”Chi sono i Testimoni di Geova”. Risparmio la fatica e metto il link https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/
Chiaramente al sito si accede senza bisogno di registrarsi ed effettuare login.
Grazie per l’attenzione Bruno Bargiacchi Arezzo
Grazie per le sue importanti segnalazioni. Mi riservo di approfondire quanto da lei segnalato e, nel caso, riportarlo nell’articolo.