Rafaela Pimenta è stata designata dal defunto Mino Raiola come sua erede dell’agenzia che cura il mercato dei calciatori professionistici. L’avvocatessa brasiliana era il braccio destro del super agente italiano, protagonista di grandi operazioni nel corso della sua carriera. Inizialmente parte della squadra antitrust della sua Nazione, è entrata nel mondo del calcio negli anni 2000 quando ha conosciuto il noto agente. Da lì si è trasferita a Montecarlo ed è stata attivamente parte della One, società adesso di sua proprietà. Tra i tanti giocatori sotto contratto ci sono Matthijs De Ligt, Paul Pogba, Erling Haaland, Zlatan Ibrahimovic, Gianluigi Donnarumma, Marco Verratti e tanti altri. Nel corso di un’intervista esclusiva a Sky Sport, la signora del mercato ha parlato del suo rapporto con Mino, delle situazioni dei suoi giocatori e di alcuni retroscena di mercato.
Rafaela Pimenta si racconta: ecco com’è diventata agente
Intervistata da Sky Sport, Rafaela Pimenta ha subito spiegato come si è incontrata con Mino Raiola: “L’ho conosciuto in Brasile, all’epoca lavoravo per Rivaldo Cesar Sampaio nella parte legale. Ad un certo punto vidi un uomo matto che fumava e faceva tante domande. Voleva conoscere tutto del mio paese, così abbiamo iniziato a parlare. Il giorno dopo mi chiese di far giocare un suo ragazzo di San Paolo in Italia. Dovevo trovare un modo per farlo ed è nata una collaborazione seria. Mi ha chiesto di venire in Europa e mi sono stabilita a Padova. Dopo due mesi ero con lui in giro per il mondo a strappare contratti per i suoi calciatori”. Sul suo carattere: “Era un uomo intenso ed esplosivo, si arrabbiava spesso ma ci compensavamo. Quando scoppiavo io lui era calmo. Era però una persona molto tollerante, la sua arrabbiatura durava poco. La mia dura di più (ride ndr.)”. Sul suo ruolo attuale: “Sono i giocatori a darti la forza, io in realtà non valgo nulla. Per me è solo una responsabilità e un merito portare un mio assistito in una squadra top ma decidono tutto i ragazzi. Spero di essere un’ispirazione per tutte le donne che vogliono fare qualsiasi cosa nella vita. Questo lavoro è simile a quello di un avvocato, devi difendere il tuo cliente e applicare la legge. Con me i ragazzi parlano molto liberamente, questo mi crea vantaggi non indifferenti”.
Haaland, gli italiani e l’eredità di Raiola
Dopo aver introdotto il suo lavoro, Rafaele Pimenta parla del suo miglior giocatore, Erling Haaland: “La sua arma segreta è il padre: gli trasmette serenità. E’ un ragazzo che non si perde mai d’animo e non pensa ai soldi, mai visto uno come lui. A volte faccio fatica a capire il perchè siano così fissati nel voler vincere una partita, un campionato. Non sono i soldi che ti aiutano a vincere qualcosa. Il nuovo Haaland? Xavi Simons è fra i nostri giocatori che faranno il salto di qualità, ne sono sicura”. Sull’Italia meta dei giocatori, l’agente brasiliana ha replicato: “Prima tutti i miei connazionali volevano venire a giocare nel Belpaese. Ora questo sport si è fatto più grande e ci sono tante nazioni appetibili per i giocatori”. Sul ritorno di Pogba alla Juve e sull’addio di De Ligt: “I bianconeri erano a Montecarlo per il tennis, non per Paul. E’ stata un’idea nata per caso. Matthijs? Aveva un progetto in testa e sentiva il bisogno di cambiare aria”. Su Balotelli e Donnarumma: “Mario fa un po’ di testa sua, è sempre stato così. Io voglio solo che lui sia felice, niente di più. L’addio al Milan di Gianluigi? Al momento sta giocando e ha fatto la scelta giusta, poi si vedrà in futuro”. Sull’eredità lasciata da Raiola: “L’ultima cosa che mi ha detto è di essere felice, me l’ha fatto promettere. Non voleva altro, mi ha sempre detto di fare quello che mi fa stare bene”.