Giornata di ENews per Matteo Renzi, l’argomento è ovviamente dedicato in primis alla stretta attualità e all’insediamento del nuovo Governo di Giorgia Meloni.
Il leader di Italia Viva ha espresso il suo punto di vista, che per la cronaca coincide con quello già dichiarato da Carlo Calenda qualche giorno fa, sottolineando la collocazione del Terzo Polo all’opposizione:
Voteremo contro la fiducia, ovviamente
Renzi su Meloni: “Buona squadra di governo”
Matteo Renzi e Giorgia Meloni non siederanno dalla stessa parte della barricata, come già accaduto in passato, tuttavia tra i due c’è un clima di reciproca convivialità nelle dichiarazioni. Il politico fiorentino ha espresso alla collega il suo personale “in bocca al lupo” per il mandato che si appresta a ricevere dal presidente Mattarella, sottolineando che il vero tifo è quello per l’Italia:
Da italiano spero che siano all’altezza delle sfide di questo tempo complicato
Poi la ENews si concentra sul personale ringraziamento a Mario Draghi, arrivato a Palazzo Chigi proprio grazie all’intervento di Renzi. Per il premier uscente solo parole di apprezzamento, a cominciare da “onore”, uno sforzo che è stato ben ricompensato dai 20 mesi di governo successivi alla sua nomina. Anche a costo di perdere parte della fiducia degli elettori, ricordando le dimissioni dei ministri Bonetti e Bellanova che scatenarono numerose polemiche.
Non manca come da recente tradizione la stoccata al Pd, sempre in merito all’accordo politico con il M5s per le vicepresidenze all’opposizione che sono “costate” due seggi. In maniera ironica racconta che l’accusa di essere sempre in giro per viaggi istituzionali non sia frutto d’invidia da parte dei dem quanto per il fatto che poi faccia ritorno in Parlamento per “fare politica, diversamente da chi fa tutti i giorni solo attacchi personali”.
Ai Democratici il parlamentare di Rignano rinfaccia anche le mancate scuse per il fango gettato in pubblico sui propri genitori, scagionati in settimana dall’accusa di fatture false. In conclusione, l’unico a fare marcia indietro è stato Guido Crosetto, ringraziato nelle ultime righe.