Inps pagamenti pensioni. La circolare n. 114 dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, ha chiarito le informazioni in merito all’aumento delle pensioni per i mesi di novembre e dicembre (oltre alla tredicesima).

Inps pagamenti pensioni

I pensionati, già a partire dal mese di novembre, vedranno il proprio assegno più ricco grazie all’anticipo della rivalutazione delle pensioni per contrastare gli effetti del caro-vita. Spiega l’Inps nella circolare: “L’incremento è calcolato sull’importo cumulato, ove ne ricorrano le condizioni, delle pensioni del soggetto, a fasce progressive, partendo dall’importo lordo del mese di settembre 2022 per il calcolo della percentuale di incremento da attribuire al soggetto che andrà applicata sull’importo in pagamento al mese di ottobre 2022 delle pensioni del soggetto”.

Rivalutazione pensioni

Con una circolare l’Inps ha fornito istruzioni sull’applicazione della misura stabilita dal Dl Aiuti bis che prevede due tipi di aumenti:

  • l’adeguamento delle pensioni al caro vita, dello 0,2% a recupero dell’inflazione del 2021, per tutti i titolari di trattamento
  • anticipo della rivalutazione rispetto a gennaio di un ulteriore 2% sulla base dell’inflazione 2022, ma solo per coloro che percepiscono un massimo pari a 2.692 euro ovvero 35 mila euro l’anno.

L’Inps ha fatto sapere che per i mesi di ottobre, novembre e dicembre le pensioni fino a 2.962 euro lordi aumenteranno del 2% per la quota fino a 2.097,40, dell’1,80% per quella fino a 2.621,75 euro e dell’1,50% per quella fino a 2.962 euro lordi.

Inoltre, per chi ha un reddito inferiore a 20 mila euro, è previsto direttamente in busta paga il bonus da 150 euro che sarà erogato da Inps il prossimo mese. 

Fasce aumenti

«Ricordiamo che –ha spiegato l’Inps- la rivalutazione delle pensioni non può superare un certo limite per evitare di rappresentare un costo eccessivo per lo Stato e per questo oltre una certa soglia viene applicata in maniera parziale. Aumenti: di quanto saranno e a chi spettano? Con le nuove misure previste dal Governo gli assegni pensionistici aumenteranno in misura differente a seconda dei diversi scaglioni di reddito».

Prima fascia

L’aumento percentuale passa dunque da 2 a 2,2%: allora chi riceve un pensione poco sopra la minima da 600 euro la vedrà aumentata a 613,2, aumenterà di 17,6 euro per chi incassava 800, di 22 euro per chi invece ne percepiva 1.000, 44 euro per le pensioni da 2.000 euro

Seconda fascia

L’incremento passa da 1,8 a 2% per la seconda fascia, a partire da 2.097 euro fino a 2.621.  

Terza fascia

L’incremento passa da 1,5 a 1,7% per i redditi da 2.621 euro a 2.697.