Nella notte tra Mercoledì 19 e Giovedì 20 Ottobre 2022 un gruppo di ambientalisti si è scagliato contro i SUV parcheggiati nel quartiere Crocetta di Torino, sgonfiando i loro pneumatici.

In particolare gli attivisti hanno colpito le autovetture di grossa cilindrata e di grandi dimensioni parcheggiate in via Pastrengo, via Lamarmora, via Legnano e corso Montevecchio.  In tutto si tratta di circa 20 modelli presi di mira quasi tutti appartenenti alle case automobilistiche Porsche, Jeep, Audi e BMW.

Il gesto è stato rivendicato da un volantino firmato “Collettivo dellǝ SUVversivǝ”, lasciato sul parabrezza di ogni autovettura danneggiata.

Sulla vicenda sta indagando la questura di Torino che ha acquisito le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e che con ogni probabilità ha catturato i responsabili del gesto di protesta. L’azione dimostrativa infatti si configura come un reato di danneggiamento di una proprietà privata.

Il fenomeno inoltre sembrerebbe non circoscritto alla città di Torino, poiché simili azioni dimostrative da parte dello stesso collettivo sono state registrate anche in altre parti della regione. Ed è per questo motivo che le indagini verranno condotte anche dagli investigatori della DIGOS e dagli agenti del commissariato San Secondo, comune in provincia di Torino.

Inizialmente i proprietari dei SUV hanno pensato ad uno scherzo, ma quando hanno controllato gli pneumatici delle loro automobili si sono resi conto che erano stati completamente sgonfiati. In molti hanno sporto denuncia alle autorità già nella mattina di Giovedì. Gli pneumatici sono stati poi rigonfiati grazie all’aiuto di un tipografo, Umberto Mazzoni, che ha messo a disposizione il compressore di sua proprietà ed utilizzato nella sua attività poco distante la zona colpita.

Torino ambientalisti contro i SUV: il volantino di rivendicazione

Non ci sono dunque dubbi sulla motivazione del gesto, in quanto gli stessi ambientalisti hanno spiegato le loro intenzioni e la necessità di sensibilizzare la popolazione circa l’inquinamento prodotto dai SUV attraverso un copioso volantino, affisso su ogni veicolo danneggiato, il cui testo recita:  

“Attenzione! Abbiamo sgonfiato le ruote del tuo SUV! Sappiamo che ti arrabbierai ma non prenderla sul personale, il problema è la tua macchina, non tu! Lo abbiamo fatto perché girare con un’auto enorme causa grossissimi danni su tutta la popolazione, quando non c’è nessun reale bisogno di averla. Le case automobilistiche invece vi fanno credere il contrario.

Suv e auto di lusso devastano il nostro mondo, esauriscono le risorse e distruggono i mezzi di sussistenza come il clima e l’aria.

Il mondo è nel pieno dell’emergenza climatica, migliaia di persone stanno già morendo per alluvioni, inondazioni, incendi e siccità. Questo è causato soprattutto dall’utilizzo dei combustibili fossili, e le vostre macchine sono una parte fondamentale del problema! Se i SUV fossero uno Stato, sarebbero il sesto con le emissioni più alte al mondo. Quando parliamo delle responsabilità nella crisi climatica, non tutti sono uguali: il 10% più ricco della popolazione globale emette metà delle emissioni totali e il 50% più povero sta già subendo le peggiori conseguenze. Perciò vogliamo che chiunque si chieda quanto è grande la propria responsabilità.

Il problema quindi sono le vostre macchine. Vogliamo scusarci per il disagio, ma vogliamo vivere in un mondo libero da siccità e carestie, dove non si muoia e dove non si prendano tumori per l’aria che si respira. Agiremo noi.  In fondo conviene anche a te… Se non ti interessa l’impatto sulle persone lontane da te, ci sono conseguenze per te e per i tuoi vicini… Se la politica non fa nulla, agiremo noi”.

Azione ambientalista o gesto di pubblicità?

È da sottolineare che gli ambientalisti hanno danneggiato veicoli di grossa cilindrata senza tuttavia individuare modelli più inquinanti di altri. Infatti appare verosimile che in sosta ci fossero anche veicoli più datati di quelli bersagliati e che quindi inquinino molto di più seppur con una cilindrata inferiore. È poi possibile che alcuni dei modelli a cui gli ambientalisti hanno sgonfiato le gomme abbiano un sistema di propulsione a tecnologia ibrida. Quindi il gesto avrebbe per lo più l’obiettivo di sensibilizzare sul problema dell’inquinamento dovuto alla circolazione di tanti veicoli in una città di grandi dimensioni come Torino e di conseguenza dare risalto al nome del gruppo ambientalista.

Il commento di un ingegnere informatico, rilasciato al quotidiano La Stampa, denuncia come gli ambientalisti siano, a detta sua, poco informati in materia di emissioni da parte dei SUV di nuova generazione. L’uomo ha infatti dichiarato in tono polemico quanto segue:

“A questa gente direi di controllare bene i dati sull’inquinamento a fine vita queste auto sono meno inquinanti di una Tesla. Dovrebbero informarsi bene, prima di rompere le scatole al mondo.”