“Welcome to Britaly”, recita la copertina dell’ultimo numero dell’Economist su Liz Truss – dimessasi poco fa in diretta tv dopo solo 45 giorni da premier -, raffigurata sul settimanale nelle vesti di un centurione romano, con uno scudo a forma di pizza verde, bianco e rosso a richiamare il tricolore italiano in una mano, e una forchetta con gli spaghetti al posto della lancia nell’altra. Pizza, pasta e… instabilità politica. Sarebbero gli ingredienti della disastrosa situazione del Regno Unito, paragonata a quella dell’Italia. Una cover intrisa di stereotipi che ha fatto arrabbiare, e non poco, gli italiani.
“Benvenuti a Britaly”, la cover dell’Economist che non piace agli italiani
Non è la prima volta che il settimanale inglese mette l’Italia sotto la lente: era già successo, qualche tempo fa, dopo l’elezione di Giorgia Meloni, con un “Ci dobbiamo preoccupare”. Ora la copertina dell’ultimo numero, dedicata a Liz Truss e uscita poco prima delle dimissioni dell’ormai ex premier inglese, mette di nuovo l’accento sui difetti degli italiani, assimilando la drammatica situazione inglese a quella dell’Italia. Un parallelismo basato però sugli stereotipi, che ha provocato subito una forte reazione sul web e non solo.
“Leggere l’Economist è un piacere per ogni diplomatico – ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini – ma la vostra ultima copertina è ispirata ai più vecchi tra gli stereotipi. Sebbene spaghetti e pizza siano il cibo più ricercato al mondo, per la prossima copertina vi consigliamo di scegliere tra i nostri settori aerospaziale, biotecnologico, automobilistico o farmaceutico. Qualunque sarà la scelta, punterà un riflettore più accurato sull’Italia, anche tenendo conto della vostra non tanto segreta ammirazione per il nostro modello economico”.
L’Economist, che è di proprietà al 43% della famiglia Agnelli, aveva già bacchettato Liz Truss in un’altra cover, intitolata “Come non si governa una Nazione”, in cui la si vedeva impegnata a tentare di tenere a galla un’imbarcazione. Ma questa volta l’obiettivo era mostrare come il Regno Unito sia diventato, negli ultimi anni, simile all’Italia. A spiegarlo è lo stesso settimanale tramite un editoriale, in cui si ricorda, tra l’altro, che nel 2012 l’Italia era usata come paragone negativo in un breve testo firmato da alcuni esponenti del Partito Conservatore inglese: allora, i Conservatori definivano l’Italia come un paese caratterizzato da forte instabilità politica, bassa crescita e poca produttività, tutte caratteristiche che al momento sembrerebbero essere proprie anche del Regno Unito, dopo un decennio di Conservatori al Governo, appunto.
Tra i firmatari di questo testo, a cui andrebbe adesso il riferimento della cover tanto discussa, ci sarebbero stati anche la stessa Liz Truss e Kwasi Kwarteng, fino a pochi giorni fa ministro dell’Economia, entrambi ritenuti responsabili di una grossa crisi economica e sociale e della situazione di «subordinazione agli andamenti dei titoli di stato» in cui si trova il paese (che è anche il motivo per cui Truss si è adesso dimessa). Secondo l’Economist, i due avrebbero contribuito a fare in modo che il paragone con l’Italia fosse “inevitabile”. A far discutere, comunque, sono i modi, per molti inappropriati, considerando che si tratta di un periodico economico. Tra i commenti, spicca quello della giornalista angloitaliana Barbara Serra: “Il cielo sa che l’Italia è piena di problemi – ha scritto su Twitter -, ma da “britaliana” trovo offensiva questa copertina. L’arroganza che ha portato al salto nel buio che è stata la Brexit e il caos totale che ne è seguito è stata molto, molto britannica”.