Una giovane poliziotta è stata aggredita e violentata nella notte tra il 19 e il 20 Ottobre a Napoli.

La vittima è un’agente in forza al nucleo Volanti del commissariato di Polizia Decumani che era appena uscita dal turno di servizio. La donna è stata seguita mentre andava a prendere l’automobile parcheggiata all’interno del varco Pisacane nel porto ed è stata tramortita dall’aggressore colpita con una pietra alla testa. A quel punto l’assalitore ha provato a strangolare l’agente per poi abusarne sessualmente.

La poliziotta, che secondo quanto si è appreso aveva con sé anche l’arma di ordinanza, non ha fatto in tempo a difendersi ma è riuscita comunque a chiamare il 113 per chiedere aiuto. Sul posto si sono prontamente precipitati alcuni colleghi della vittima per prestare soccorso. La poliziotta ha quindi descritto il suo aggressore e ha indicato la direzione in cui l’uomo fosse scappato.

Grazie alle informazioni e alla descrizione tracciata dalla vittima, in pochi minuti i colleghi poliziotti hanno individuato e bloccato l’aggressore in via Duomo. Si tratta di un 23enne di origini bengalesi, con precedenti a suo carico e irregolare sul territorio nazionale.

Il violentatore è stato dunque arrestato dai colleghi della polizia di Stato ed è ora accusato di tentato omicidio e violenza sessuale aggravata. Nella giornata di oggi verrà interrogato sulla brutale e terribile aggressione.

La vittima è stata trasportata all‘Ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli dove ha ricevuto le cure e il sostegno psicologico necessari. Già nella mattinata di oggi è stata dimessa.

Napoli poliziotta violentata: la vicinanza delle istituzioni

Dopo aver appreso la notizia, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha chiamato il questore del capoluogo campano, Alessandro Giuliano per esprimere la solidarietà sua e dell’amministrazione all’agente e a tutto il corpo di polizia. Il primo cittadino ha ribadito poi il totale impegno e la disponibilità da parte del Comune per collaborare sul versante della sicurezza in città.

Il consigliere comunale di centrodestra Catello Maresca ha dapprima espresso vicinanza nei confronti della vittima e poi ha polemicamente denunciato come la città di Napoli viva una situazione di costante emergenza:

“La notizia della poliziotta aggredita la scorsa notte nel pieno centro di Napoli arriva come un pugno allo stomaco. Alla donna agente della polizia di Stato vanno tutta la vicinanza e la solidarietà del gruppo che rappresento e che da tempo ormai si spende perché la città sia più sicura. Ormai la misura è colma. L’incapacità nella gestione dell’ordine pubblico è ormai palese e questa situazione è intollerabile. La vicenda della scorsa notte, l’ennesimo episodio di violenza, ci restituisce l’immagine di una città ormai abbandonata a se stessa, in cui le Istituzioni sono assenti e lontane spettatrici di uno spettacolo indegno per un Paese civile. In ogni settore manca la risposta adeguata.”

Matteo Salvini, tuona subito dopo la notizia dell’ennesimo stupro sostenendo ancora una volta la necessità di intervenire con la castrazione chimica su chiunque compia tale brutale gesto. “Chi violenta una donna o un bambino, deve essere messo in condizione di non farlo più, per il resto dei suoi giorni”, il pensiero del leader della Lega affidato ai social.

Il sindacato di polizia: “Ennesima barbarie”

Stella Cappelli, Segretario Generale vicario del sindacato Fsp Polizia di Stato, ha infatti espresso sostegno alla vittima ma anche chiesto a gran voce un forte un intervento forte, diretto e concreto, che consenta allo Stato di riaffermare la propria autorevolezza, garantendo ordine e legalità. 

“Non possiamo che stringerci alla collega brutalmente aggredita a Napoli, manifestandole tutta la solidarietà possibile nella convinzione che il suo valore e il suo coraggio, assieme alla vicinanza di familiari, colleghi e dei cittadini onesti di questa città, l’aiutino a superare questo momento così difficile e traumatico. L’ennesima barbarie che funesta il capoluogo, quotidianamente alla ribalta delle cronache nazionali, riporta prepotentemente sul tavolo una ‘questione sicurezza’ che tormenta la città e la sua provincia, frustrando insopportabilmente la libertà, l’incolumità e la serenità della gente, ostaggio di pericoli di ogni sorta e di delinquenti che sembrano spadroneggiare”.