La Sampdoria non sta attraversando un buon momento in campionato, con la sconfitta di lunedì, subita per mano della Roma, che ha condannato i blucerchiati all’ultimo posto in classifica. Ma la situazione societaria non sembra essere tanto meglio, rendendo il tutto ancor più critico. Proprio in occasione dell’ultimo match di campionato, i tifosi, alla vista di Massimo Ferrero, hanno invitato, in modi poco cortesi, l’ex presidente a lasciare lo stadio, con l’ex patron che è stato scortato via dalla sicurezza.
Cosa non sta funzionando nella Sampdoria
I tre punti conquistati in dieci partite, con la prima vittoria stagionale che ancora deve arrivare, sono un campanello d’allarme molto chiaro. La cura Stankovic, subentrato al posto di Giampaolo, ancora non sta portando gli effetti sperati, con i tifosi sempre più pessimisti per il futuro. Ad aggravare il tutto, però, sono state alcune dichiarazioni, rilasciate da un membro del consiglio d’amministrazione dopo la partita di lunedì, che ha fatto capire che se la società non riuscirà a recuperare 40 milioni di euro il fallimento potrebbe diventare realtà.
La somma è pari alla cifra che i creditori hanno richiesto proprio a Massimo Ferrero, ex presidente si, ma ancora proprietario del club, arrestato lo scorso dicembre e ora sotto processo per bancarotta fraudolenta e altri reati legati ad alcune società di sua proprietà. Le sue dimissioni dalla Doria erano arrivate proprio a seguito dell’arresto, dal momento che era stato interdetto da ogni incarico dirigenziale. Gia da prima, però, l’ex presidente aveva sperato la società dal resto delle sue aziende affidandola a un trust, cioè a una fiduciaria incaricata di curarne gli interessi e trattare una eventuale cessione.
Il declino della Sampdoria è iniziato otto anni fa, quando l’ex proprietario Edoardo Garrone si liberò del club, su pressioni della stessa famiglia. La “cessione” avvenne a titolo gratuito verso l’unico acquirente che si presentò, ossia Massimo Ferrero, che oltre a rilevare il club ricevette anche 65 milioni di euro, lasciati all’interno dello stesso club per farsi che continuasse a vivere. La presentazione del nuovo proprietario non avvenne nel miglior scenario, dal momento che nello stesso giorno patteggiò per una condanna a un anno e dieci mesi per bancarotta fraudolenta per il fallimento di una sua compagnia aerea.
I buoni risultati, uniti ad una certa appetibilità economia, attirarono sulla società l’interesse di alcuni investitori, su tutti quello di una cordata americana capeggiata dall’ex bandiera Vialli. Lo stesso Edoardo Garrone si espose in pubblico consigliando a Ferrero di vendere la squadra, ma la trattativa si concluse con un nulla di fatto a causa delle richieste troppo eccessive dello stesso presidente. La pandemia, poi, ha peggiorato ulteriormente la situazione, portando la Doria ad avere un debito di circa 140 milioni, con il conseguente arresto di Massimo Ferrero e che proprio in queste settimane dovrà provare di non aver commesso i reati finanziari di cui è stato accusato.
Una possibile trattativa all’orizzonte?
Da mesi si parla di un possibile acquirente che potrebbe rilevare il club. Il nome in questione è di Faleh Khalid Al Thani, appartenete alla famiglia reale del Qatar. Inizialmente sembra che la trattativa si sarebbe potuta chiudere in estate, con la stessa dirigenza che ha aspettato a costruire la rosa per la stagione attuale, i negoziati, però, sono naufragati, costringendo a società ad assemblare il tutto in fretta e furia. In tutto questo, alle dure critiche nei confronti di Ferrero si sono aggiunte quelle all’ex proprietario Garrone, accusato di aver lasciato la squadra a un soggetto poco affidabile.
In questi giorni si attende che Al Thani versi 40 milioni di euro alla Sampdoria, somma che da una parte dovrebbe servire a tamponare la preoccupante situazione finanziaria del club e dall’altra darebbe un segnale positivo nell’ambito della trattativa di vendita. Se questo non dovesse avvenire la retrocessione in Serie B rappresenterebbe il male minore, visto che senza nuovi acquirenti il fallimento sarebbe inevitabile.