Laika street artist del momento? Molto di più. Il nome di questa talentuosa e misteriosa “attacchina” (come lei stessa ama definirsi) è in forte ascesa a livello internazionale grazie a una serie di opere a sfondo sociale che hanno invaso il web. La sua crescita e il suo modo di fare arte lo ha raccontato in un documentario presentato al Festival del Cinema di Roma dal titolo “Life is (not) a game” Antonio Valerio Spera. Le emozioni di quest’incontro cinematografico il regista le ha mostrate al cantautore Bussoletti all’interno di Bagheera, la giungla di Radio Cusano Campus che va in onda tutti i giorni dalle 17 alle 19 in pieno drive-time. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Laika street artist, com’è nato il lavoro
“Seguivo Laika da diverso tempo in rete e la trovavo fantastica. Ad un certo punto ho sentito forte l’esigenza di conoscerla e di raccontarla agli altri attraverso il mio obbiettivo. Così le ho scritto esponendole il progetto e lei, dopo qualche naturale tentennamento, ha accettato di farmi entrare nella sua vita. Parliamo di una persona che gira con una maschera e che camuffa la voce, non era proprio semplice convincerla ad aprire le porte di casa. Invece sono stati mesi intensi ma bellissimi. “
Laika street artist, come si girava
“Il metodo di lavoro di Laika è di pancia. Lei pensa a qualcosa e di getto lo vuole fare. Inoltre, per la natura clandestina delle sue opere, agisce spesso di notte. Questo significa che, mentre stavo a letto tranquillo, mi arrivava la sua chiamata per dirmi di uscire nel giro di mezz’ora. E’ successo così anche quando siamo partiti per il confine con l’Ucraina! Mi restano evidenti occhiaie ma anche un’esperienza unica.”
Sui rischi di girare il documentario
“La maschera di Laika è nota, io invece giravo a viso scoperto. Non ho mai avuto paura per la mia incolumità ma sentivo la pressione normale di dover girare qualcosa di importante che avveniva con tempi e modi concitati. Questo documentario è il contrario dei tempi lunghi di una consueta lavorazione di un film.”
Sui pregi e difetti della protagonista
“Un pregio e un difetto di Laika? Il pregio è sotto gli occhi di tutti. Lei sa impegnarsi con una grande semplicità ma anche profondità. Basta guardare le sue opere per capire quanto a fondo riesca ad andare con immagini che possono apparire apparentemente pop. Il difetto l’ho in parte già svelato, è molto puntigliosa per cui, quando si mette in testa di fare una cosa, la fa esattamente come dice lei anche se sei a letto in pigiama.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Antonio Valerio Spera sul film su Laika street artist:
https://www.radiocusanocampus.it/it/antonio-valerio-spera-life-is-not-a-game
Ecco il trailer ufficiale di “lif is (not) a game) di Antonio Valerio Spera: