Questa mattina alle ore 10 nella sede della Provincia del Verbano Cusio Ossola erano presenti i rappresentanti di tutte le parti in causa nel procedimento relativo alla tragedia del Mottarone del 23 maggio dello scorso anno, quando il crollo della cabina numero tre della Funivia Stresa Mottarone causò la morte di 14 persone.

Tragedia Mottarone. Le indagini fino a questo momento

Ripercorriamo però le indagini dopo l’ufficialità della perizia che stabilì le cause precise. La fune traente della Funivia del Mottarone si spezzò a causa del degrado della fune stessa per una mancata manutenzione di anni in più, come aggiunsero i periti tecnici nel documento depositato, fu l’inserimento di esclusori di funzionamento al sistema frenante di emergenza ad impedire, in occasione della rottura della fune traente, al sistema frenante di emergenza di attivarsi.

I dettagli dell’udienza

Davanti al Gip Annalisa Palomba sono stati presenti il Pm, tutti i legali degli indagati, attualmente dodici persone fisiche e due società, e i consulenti tecnici di tutte le parti in causa. Nell’udienza è stata annunciata la presenza di due dei principali indagati: Enrico Perocchio, direttore tecnico della funivia, con il suo avvocato Andrea Da Prato, e Gabriele Tadini, il caposervizio che si è da subito autoaccusato per l’utilizzo dei forchettoni, con il suo avvocato Marcello Perillo. L’udienza, che ha la forma del dibattimento processuale, e che quindi con il contraddittorio tra le parti, ha avuto come oggetto la presentazione dei risultati della perizia redatta dal collegio di tecnici, che hanno risposto un articolato quesito sulle cause della rottura della fune traente che ha determinato tragedia.

I risultati della perizia della tragedia del Mottarone

Risultati che hanno evidenziato come una corretta attuazione dei controlli stessi avrebbe consentito di rilevare i segnali del degrado, ovvero la presenza di anche un solo filo rotto o segni di corrosione, e quindi di sostituire la testa fusa, così come previsto dalle norme. Terminata l’udienza di oggi saranno convocate altre due sedute tra domani e lunedì dove il Gip deciderà quali elementi della perizia verranno acquisiti al fascicolo processuale. Chiuso l’incidente probatorio la Procura dovrà comunicare la chiusura delle indagini, e formulare le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione.