Le recensioni online, uno strumento tanto utile quanto inaffidabile: per tale ragione Amazon ha presentato in Italia la prima denuncia penale contro una società accusata di pretendere una recensione positiva in cambio del rimborso/regalo del prodotto acquistato.
A livello Ue il colosso di Jeff Bezos ha intentato denunce penali anche in Spagna e Germania, per un totale di 7 soggetti coinvolti, che si sommano alle 10 ingiunzioni presentate negli Stati Uniti.
Recensioni online Amazon, come funziona
Anche le recensioni online dunque, come tutti gli strumenti tecnologici, vanno usati con criterio ma il business dietro a quelle “comprate” è talmente consistente che persino Amazon è caduta vittima del sistema: pertanto, ha ritenuto di procedere all’intento della prima denuncia penale in Italia.
L’obiettivo è bloccare persone e società che gestiscono circa 11 mila siti web e gruppi social (Telegram particolarmente gettonato), un compito impegnativo dichiarato dal vicepresidente dell’azienda di Seattle, Dharmesh Mehta. A corredo delle sue parole, Amazon ha diffuso una nota in cui fa sapere di aver identificato una rete di persone disposte a comprare (o di soggetti disposti a vendere) in cambio di un rimborso completo. Al contempo, Amazon “continuerà a dedicare risorse significative alla lotta contro le recensioni false e a garantire ai clienti un’esperienza di acquisto affidabile”.
I rischi di essere il più grande magazzino online dell’Occidente. Un anno fa ci fu uno scandalo relativo ai caricatori di alcune aziende orientali, che furono definitivamente bannate da Amazon dopo aver realizzato profitti consistenti. Alla base c’è la guerra dei venditori per il posizionamento (il cosiddetto “rank”) affinché il prodotto sia visualizzato all’inizio.
In genere non è difficile intercettare le recensioni “sospette”: sono contrassegnate da badge identificativi (per esempio “primi 500 recensori” – che potrebbe celare il fatto che il meccanismo viene ripetuto con diverse aziende, qui entra in gioco il sistema “Amazon Vine”) e sono tendenzialmente ricche di immagini.
Il plauso di Altroconsumo
Sulla vicenda è intervenuta anche Altroconsumo, che da anni combatte questo fenomeno in maniera trasversale. Un commento di apprezzamento che punta allo step successivo, ossia coinvolgere l’Antitrust.
Non possiamo quindi che apprezzare l’iniziativa annunciata oggi da Amazon con l’avvio nel nostro Paese dell’azione penale contro uno dei principali broker di recensioni false
Federico Cavallo, responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo