Il sospetto in Fratelli d’Italia e’ che ci sia qualcuno che sia intenzionato a destabilizzare il quadro politico pregiudicando gli interessi della Nazione, altrimenti – ragiona un ‘big’ – non si spiegherebbero i ‘distinguo’ di Berlusconi. Da un lato sono al lavoro i pontieri – Salvini in primis – per far si’ che che al Colle il centrodestra si presenti con una unita’ d’intenti, ma dall’altro la tensione nella coalizione e’ sempre piu’ alta.

La neocapogruppo di FI al Senato Ronzulli sottolinea come sia “vergognoso” che un deputato si sia prestato a diffondere l’audio di Berlusconi sulle critiche a Zelensky, ma in questo modo – ragiona un altro esponente di Fdi – si presta il fianco a chi punta ad impallinare il centrodestra ancor prima che nasca il governo. “Mercoledi’ prossimo ci sara’ il governo”, osserva Salvini che sta preparando un dossier sul piano economico (prevede di puntare sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, sullo stop alla Fornero e sull’estensione della flat tax agli autonomi – il tetto non sara’ da 65 a 100mila euro, ma a 85 mila – mentre l’obiettivo della tassa piatta al 15% per il momento e’ congelato) ma i prossimi passaggi non saranno agevoli per l’alleanza. Pesano le ultime dichiarazioni dell’ex premier, con Fdi che mantiene “una linea netta” sulla politica estera. Nel partito c’e’ la convinzione che in questa fase ci sia una convergenza con i vertici istituzionali, l’obiettivo appunto “e’ fare gli interessi del Paese”. E il presidente di Fdi si muove nel perimetro auspicato dal Capo dello Stato per quanto riguarda il sostegno a Kiev. “Su una cosa sono stata, sono, e saro’ sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia e’ a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica”, sostiene. “Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potra’ far parte del governo, a costo di non fare il governo – e’ il messaggio del presidente di Fdi -. L’Italia con noi al governo non sara’ mai l’anello debole dell’occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancera’ la sua credibilita’ e difendera’ cosi’ i suoi interessi”. “Su questo chiedero’ chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani e’ rispettare il programma che i cittadini hanno votato”, l’alt del presidente del Consiglio in pectore.