Attivisti bloccano il Grande Raccordo Anulare: bloccano il traffico e vengono portati via di peso dalla polizia, che li sposta fuori dalla carreggiata e che provvede ad identificare i manifestanti presenti.
Gli attivisti di “Ultima Generazione” questa volta hanno bloccato il traffico sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dello svincolo tra l’Ardeatina e la Laurentina, a Roma.
Dodici persone, intorno alle ore 8:30 circa di questa mattina, si sono seduti all’interno della carreggiata del GRA, con in mano degli striscioni in segno di protesta per l’ambiente: “No gas, no carburante”.
Una prassi già avvenuta nello stesso modo circa 10 mesi fa e nel corso della passata estate, e come hanno ripreso a fare i manifestanti durante questa settimana.
Tante le zone che ultimamente sono state bloccate: i manifestanti, infatti, durante il corso di quest’ultima settimana hanno bloccato i tratti di strada all’altezza della Garbatella, sulla Salaria, sul viadotto della Magliana, sulla Tangenziale e all’altezza di Casal Monastero.
La reazione da parte degli automobilisti è stata più o meno la stessa, con dei tentativi di spostare al di fuori della carreggiata i manifestanti, clacson, urla, insulti e striscioni strappati.
Ciò nonostante, la carreggiata è stata liberata dopo svariati minuti, intorno alle 9:15 circa, e la circolazione sul Grande Raccordo Anulare ha ripreso con regolarità.
Questo grazie anche all’intervento da parte della polizia stradale che, con l’ausilio di diverse volanti, ha provveduto a portare via di peso gli attivisti di “Ultima Generazione”, sbloccando così la viabilità.
Attivisti bloccano il Grande Raccordo Anulare: la reazione degli automobilisti e l’apertura di un’indagine da parte della Magistratura
Dopo che gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno bloccato il traffico nuovamente, sedendosi a terra all’interno della carreggiata del GRA, gli automobilisti hanno avuto anche loro le solite reazioni.
Questi ultimi, infatti, hanno cominciato a suonare di continuo il clacson, ad inveire contro i manifestanti e a tentare di portarli di peso fuori dalla strada. Ma le intenzioni dei manifestanti sono ben salde: “Protesteremo finché i politici non ci ascolteranno”.
Nel frattempo, la Magistratura ha aperto un’indagine per le proteste degli attivisti di “Ultima Generazione”, i quali verrebbero accusati dei reati di interruzione di pubblico servizio e di manifestazione non autorizzata.
Le motivazioni delle proteste da parte degli attivisti di “Ultima Generazione”: “Vorremmo essere da tutt’altra parte, ma siamo esasperati, disperati e preoccupati”
Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno spiegato attraverso un post pubblicato all’interno della propria pagina Facebook quali sono le motivazioni che li spingono a manifestare e a bloccare il Grande Raccordo Anulare:
“Continuiamo a bloccare il Gra, e continuiamo a tenere presentazioni per spiegare perché lo facciamo e perché funziona per contrastare la crisi climatica.
A volte accusiamo la stanchezza? Ebbene sì, a prescindere da quanti anni abbiamo. Vorremmo essere da tutt’altra parte? Assolutamente, lo ripetiamo da giorni. L’entusiasmo non ci manca? Ebbene, quello non mancherà mai, non finché ci saranno possibilità di fare cose nel concreto, per arginare l’emergenza che stiamo vivendo.
Perché stiamo imparando, e sulla nostra pelle, che a volte esasperazione ed entusiasmo vanno di pari passo. Esasperazione, o anche disperazione, nel senso che non abbiamo più speranze che chi ci governa faccia qualcosa senza un intervento dall’esterno, di cittadini e cittadine preoccupat*”.
Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, non è della stessa idea e ha attaccato su Twitter i manifestanti, invocando le “manette“:
“Credo siano metodi violenti e inaccettabili, soprattutto se realizzati in una città già ingovernabile come Roma. Basta, veramente. Ci sono altri modi per farsi notare.
Richiamo alla mente di tutti i valorosi Radicali, che già dai tempi di Pannella erano famosi per portare avanti delle iniziative senza dare fastidio a nessuno, facendosi notare senza avere le masse della CGIL nelle piazze. Si può protestare senza danneggiare gli altri e l’economia stessa“.