The Watcher è una delle serie del momento su Netflix, ma la famiglia dietro la storia vera che l’ha ispirata non intende guardarla.

The Watcher, la storia vera e il trauma nella famiglia che l’ha vissuta

The Watcher, la miniserie Netflix diffusa sulla piattaforma streaming il 13 ottobre, ha colpito molto il pubblico televisivo, al punto da scalzare Mostro – La Storia di Jeffrey Dahmer, dopo 21 giorni consecutivi in ​​cima alla classifica giornaliera delle serie tv più viste di Netflix. Un risultato che conferma le capacità drammaturgiche e produttive di Ryan Murphy, la mente dietro a entrambi i progetti.

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Il trailer di The Watcher.

Protagonisti di The Watcher sono Bobby Cannavale e Naomi Watts, che portano sullo schermo la storia vera della famiglia Broaddus che, trasferitasi nella casa dei sogni al 657 Boulevard di Westfield, nel New Jersey, inizia a essere tormentata dalle lettere inviate da un misterioso individuo che si firma soltanto come ‘l’Osservatore’ e che mostra un morboso e inquietante interesse verso l’abitazione e coloro che ci vivono.
Un fatto così sconvolgente da aver lasciato dei segni evidentemente molto profondi in Derek e Maria Broaddus, al punto da fargli decidere di non guardare la serie. A confermarlo è stata Eva Pilgrim, corrispondente per Good Morning America, in un segmento pomeridiano di ABC7 New York.

“Abbiamo contattato la famiglia Broaddus ma hanno declinato ogni richiesta di un commento sulla serie. Hanno, tuttavia, confermato di vivere ancora nell’area di Westfield. Inoltre, hanno dichiarato di non aver alcuna intenzione di guardare la serie perché già il solo trailer ha rappresentato per loro un trauma sufficiente“.

Chi è l’Osservatore di The Watcher?

La vicenda della famiglia Broaddus, iniziata nel 2014, si concluse solamente cinque anni più tardi, quando dopo una lunga attesa e aver perso 400 milioni di dollari del loro investimento, riuscirono a trovare un acquirente per l’inquietante abitazione.
Non seppero mai l’identità dell’uomo che li tormentava e anche la miniserie mantiene il mistero, al punto che la protagonista Naomi Watts ha raccontato che persino gli attori sul set non avevano idea di chi potesse essere.

“Discutevamo spesso su chi potesse essere tra noi, puntando il dito e accusandoci a vicenda, cercando di capire quale potesse essere la versione più credibile della storia. È stato divertente e mantenere il mistero ci ha aiutato nella nostra interpretazione. La bellezza di tutto questo stava proprio nel non sapere, perché aggiunge tensione al modo in cui certe situazioni vengono recitate”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.