Quando si parla di vodka non si bada mai a spese: come minimo sono venti bottiglie in regalo. Però di questo distillato non sempre conosciamo tutto, origini, curiosità, materie prima. Infatti per sapere di cosa è fatta la vodka bisogna approfondire la sua storia, la provenienza e le varianti possibili.

Di che cosa è fatta la vodka

Dunque di che cosa è fatta la vodka? Per rispondere a questa domanda occorre dire che la vodka è un distillato che parte da materie prime vegetali molto semplici come le patate o alcune varietà di cereali. La sua particolarità è la trasparenza: non è solo una questione di facciata diciamo così, quanto una vera e propria regola. La vodka è un distillato che ha come primo obiettivo la purezza del gusto: niente sfumature, invecchiamento in botti di rovere o infusi. La vodka deve essere cristallina, pura. 

Infatti la vodka si ottiene distillando materie prime ricche di amido e zuccheri. Il processo di distillazione inizia dagli elementi primari come orzo, grano, segale o patate dei quali si tratta la polpa o la fecola che vengono macinate con acqua il composto ottenuto viene lasciato fermentare con l’aggiunta di lieviti specifici per fargli raggiungere i gradi alcolici voluti. 

Il composto ottenuto, lasciato riposare per qualche giorno, subisce una prima distillazione: da questa di raccoglie il vapore ottenuto. Con una seconda distillazione si eliminano le sostanze più impure come l’anidride solforosa e gli aldeni. Dopo la seconda distillazione il prodotto ottenuto può essere distillato ancora, per tutte le volte che il mastro distillatore lo ritiene in base alle sue ricette. 

Cosa vuol dire vodka in russo

Per sapere di cosa è fatta la vodka e perché il suo processo di produzione è particolare occorre rifarsi al suo nome che è abbastanza simile presso tutte le popolazioni che la producono. In lingua russa vodka significa acquavite e lo stesso in altre nelle altre lingue slave. Le sue origini, come tutti i prodotti popolari, non è chiara e distinta. La prima testimonianza scritta risale al 1405 e si trova in un documento conservato nella città di Sandomierz nell’attuale Polonia. Nel 1751 la parola vodka compare in un documento firmato da Caterina la Grande e da allora ha preso il significato che conosciamo anche noi oggi. 

Quanti gradi di alcol ha la vodka

La ricetta originale di questa acquavite prevedeva una gradazione pari a 50%: piuttosto forte per i gusti attuali. Ma la “guerra della vodka” prende forza nel 1500 quando Polonia e Russia si contendono il distillato a suon di decreti. A metà del XVI secolo in Polonia erano attive più di sessanta distillerie di vodka. Dall’altra parte in Russia, Zar Alessio MIchajlovič Romanov promosse un codice imperiale per la produzione della vodka liscia lasciando, qualche anno dopo, piena libertà ai proprietari terrieri di detenere alambicchi per la produzione personale di vodka. Oggi i gradi alcolici sono molti di meno e si va da un minimo di 37,5 ad un massimo di 40%.

Qual è la migliore vodka

Pur essendo un distillato dalle caratteristiche cristalline ed equilibrate, la vodka ha grandi estimatori in tutto il mondo. Per cui stilare la classifica della migliore vodka è sempre una scelta di campo. Affidiamoci allora ai gusti e ai suggerimenti dei bartender che pongono sul gradino più alto la Ketel One Vodka prodotta in Olanda dalla distilleria della famiglia Nolet. Al secondo posto la ben nota Absolut Vodka, prodotta in Svezia, e al terzo la Keglevich che oggi sembra sia la migliore prodotta in Italia. Questa classifica vede una vodka russa al quarto posto e si tratta della Russian Standard Vodka, seguita dalla francese Grey Goose

Per i romantici e nostalgici di un’altra epoca la vodka russa però resta solo una: la Moskovskaya che era prodotta dai monopoli di Stato.