Omicidio a Bucchianico: accade che un intero paese è sotto schok, una notizia di quelle che senti solo al telegiornale perché le pensi lontane, distanti dalla tua realtà ed invece questa mattina si è consumato un dramma a Bucchianico, un paese collinare della provincia di Chieti di soli 5000 abitanti dove è stata ritrovato in un vicolo del centro storico il corpo esanime di una donna di 69 anni.

Omicidio a Bucchianico: il figlio

L’omicidio si è consumato in strada Cappellina San Camillo, nel centro storico del paese dove la vittima aveva preso da poco una casa in affitto. Secondo le prime informazioni i carabinieri stanno indagando nell’ambiente familiare, infatti ad uccidere la donna 69enne, sarebbe stato il figlio, 50enne, ora in stato di arresto.

Pare che i litigi erano già iniziati da ieri pomeriggio e che alcuni passanti e conoscenti di vecchia data avrebbero invitata la donna a chiamare i carabinieri ma lei si è rifiutata non potendosi poi immaginare quello che sarebbe accaduto il giorno dopo: il figlio, avrebbe alzato le mani sulla donna a tal punto da provocarle dei lividi in volto.

La donna, oggi nonostante i soccorsi degli operatori del 118, è deceduta. A lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni residenti della zona che hanno subito allertato i servizi di emergenza.

Omicidio a Bucchianico: le parole del prete

Secondo le prime notizie infatti Madre e figlio vivevano solo da alcuni mesi nel piccolo centro a pochi chilometri da Chieti e non risultano residenti in paese. Avevano preso in affitto un appartamento dove oggi è avvenuta la tragedia. L’uomo avrebbe colpito la madre diverse volte con un coltello.

A confermare che la famiglia composta dalla donna, la sorella della donna e due fratelli non sono del paese e che la donna a suo stesso dire era originaria di Chieti, il parroco, padre Germano, rettore del Santuario, preso dallo sconforto per quanto accaduto ad alcune testate locali ha rilasciato questo piccolo intervento:

“Abbiamo avuto occasione di aiutarli anche economicamente da circa un mese anche con la Caritas… Veniva la povera donna che diceva di essere originaria di Chieti. “Dispiace alla luce di quanto accaduto, per il fatto di non aver intuito la gravità della situazione. Nell’ultimo periodo le richieste di aiuto si erano fatte più forti.”.  

Omicidio a Bucchianico: le indagini dei carabinieri

Ora i carabinieri stanno cercando di capire se l’omicidio sia arrivato al culmine di una lite fra i due, avvenuta nell’abitazione dove pare che la signora stesse accudendo la sorella malata che si trova in un vicolo al centro del paese di Bucchianico.

La zona dove è avvenuto il fatto nel frattempo è stata transennata dai carabinieri e sarà oggetto di rilievi da parte degli esperti della scientifica per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Sul posto anche il medico legale, per un esame esterno del cadavere della vittima.

Il sindaco

L’unico commento sconsolato del sindaco Carlo Tracanna del paesino di Bucchianico fa così:

“Un altro fatto tragico nella patria di San Camillo”

Quando il sindaco dice “un altro” si riferisce al delitto consumato in paese, nell’estate scorsa, quando un quindicenne con problemi psichici ha ucciso il nonno di 78 anni, intervenuto a difendere la nonna con la quale il ragazzo stava litigando.

Il primo cittadino ha riferito che non conosceva la famiglia, tant’è che all’inizio pensava che fossero dei villeggianti.

“Qualche volta uscivano in piazza, ma non avevano confidenza con gli altri paesani”.

Non è la prima volta ma purtroppo questa cittadina assiste alla seconda volta a un omicidio. Come già accennato, l’estate scorsa a luglio un 15enne con problemi psichiatrici aggredisce il nonno con sedia e aspirapolvere e lo uccide. L’anziano uomo era intervenuto a difesa della moglie, pare che il ragazzo stava inveendo contro la nonna dopo essere stato “rimproverato” in seguito all’uso eccessivo del telefonino.

Preso da una grande rabbia, catturato da un raptus improvviso ha esercitato tutta la forza che aveva contro il nonno lasciando a terra in una pozza di sangue e pieno di lividi. Per le tante fratture riportate l’anziano uomo è stato condotto all’ospedale di Pescara dove poi è deceduto. Il 15 enne prima di essere arrestato e rinchiuso in una comunità ha ripreso tutto (cioè fatto un video) col proprio smartphone.