Provincia di Frosinone cosa vedere? Natura, cultura e borghi antichi sono gli ingredienti principali di una gita fuori porta in Ciociaria. Le alternative sono tante e di vario genere, ma alcuni luoghi in particolare sono imperdibili: scopriamo quali.
Provincia di Frosinone cosa vedere: si parte da Anagni, la città dei Papi
A 47 chilometri dal centro di Roma, su un colle che si erge tra la valle del Sacco e i Monti Ernici, sorge Anagni, l’antica “Anagnia”, anche nota come “città dei Papi”, per aver dato i natali a ben quattro pontefici: Gregorio IX, Bonifacio VIII, Alessandro IV e Innocenzo III. Il centro storico della città è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove lasciarsi incantare da palazzi antichi, chiese romaniche, campanili e piazze. Da non perdere una visita al Palazzo Bonifacio VIII, o Palazzo dei Papi, teatro del celebre “schiaffo di Anagni”, citato anche da Dante nella Divina Commedia.
La storia ha per protagonisti papa Bonifacio VIII e Guglielmo di Nogaret, membro del Consiglio di Stato francese. Giunto in Italia per conto di Filippo IV e avuta notizia che il papa avrebbe scomunicato il monarca con una bolla papale in seguito alla sua decisione di tassare il clero francese, Nogaret avrebbe deciso, secondo i racconti, di dirigersi ad Anagni – trovando le porte della città aperte, verosimilmente grazie alla complicità di alcuni abitanti della città, che in effetti poco amavano il pontefice – per convincere il papa a tornare sui suoi passi. Ma gli eventi sarebbero precipitati e il papa sarebbe stato imprigionato, grazie all’aiuto dei suoi oppositori, venendo liberato solo qualche giorno più tardi. Una vera e propria congiura contro il pontefice, che sarebbe morto a Roma un mese dopo.
La cascata nel centro storico di Isola del Liri
Tra le attrazioni più caratteristiche della provincia di Frosinone, non si può non citare la cascata naturale di Isola del Liri, situata proprio nel centro storico della cittadina. Qui, la contaminazione di natura e architettura crea uno scenario assolutamente imperdibile, con le acque del fiume Liri che cadono a strapiombo in un salto di circa ventisette metri (la cosiddetta “Cascata grande”) tra i palazzi storici del borgo: il Castello Boncompagni, situato proprio sopra la cascata, il municipio e l’ex feltrificio Ippolito & Pisani, con la galleria Eustacchio Pisani. Anticamente abitato dai Volsci, il borgo è anche molto vicino ad altri punti di interesse dell’area, Sora e Arpino.
La Certosa di Trisulti, incastonata tra i Monti Ernici
Al centro di alcune recenti vicende di cronaca, dopo il tentativo dell’americano Steve Bannon di trasformarla in una “scuola per sovranisti”, minaccia poi sventata dallo Stato italiano, che l’ha riacquisita, la Certosa di Trisulti è un monastero situato nel comune di Collepardo. Un vero e proprio gioiello incastonato tra i Monti Ernici, a pochi passi dall’Eremo di San Domenico e il Santuario della Madonna delle Cese, entrambi raggiungibili a piedi in pochi minuti. Posta a circa 800 metri di altitudine, la certosa è stata per anni gestita dai Certosini (da cui viene il nome) per volere di papa Innocenzo III ed è oggi un monumento di interesse nazionale. Al suo interno sorgono, su una piazzetta, un’imponente Chiesa, dedicata alla Vergine Assunta, a San Bartolomeo e San Bruno (fondatore dei Certosini) e il Palazzo di Innocenzo III, originariamente adibito a foresteria e che oggi ospita una biblioteca di ben 36mila volumi. Da non perdere anche l’antica farmacia settecentesca della certosa, che testimonia la principale attività del monastero, relativa alla produzione di medicamenti, liquori e infusi a base di erbe.
La Riserva Naturale lago di Posta Fibreno
Tra le bellezze naturalistiche da scoprire, c’è sicuramente il Lago di Posta Fibreno, che fa parte dell’omonima Riserva Naturale, istituita nel 1983. Si tratta di un’enorme sorgente d’acqua, fresca e cristallina, proveniente in buona parte dalle falde più profonde dei vicini monti della Marsica e che fa da habitat a numerose specie vegetali e animali, tra cui cenerini, falchi di palude, volpi e altri predatori. Un luogo magico dove fare una passeggiata e avvistare pesci e uccelli.
L’Abbazia di Montecassino, nota per il bombardamento del 1944
Situata sulla sommità di Monteccasino, l’omonima abbazia è un monastero benedettino, il secondo più antico d’Italia dopo quello di Santa Scolastica di Subiaco, sempre in provincia di Frosinone. Fondato nel 529 da san Benedetto da Norcia sul luogo di un’antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo, si erge a circa 516 metri di altitudine e, nel corso della storia, è stato teatro di vari eventi. Tra i più importanti, quelli della Seconda Guerra Mondiale: nel 1944 l’Abbazia di Montecassino fu infatti colpita da un massiccio bombardamento da parte delle delle forze alleate, che sospettavano erroneamente che nell’area si nascondessero dei reparti tedeschi. L’edificio fu completamente raso al suolo, provocando anche diverse vittime, per poi essere ricostruito dopo la guerra.