Altra giornata turbolenta per Forza Italia. Il partito forzista, dopo la nomina dei nuovi capigruppo, si è riunito a Montecitorio. Lì, Silvio Berlusconi, avrebbe confidenzialmente rivelato alcune informazioni ai parlamentari del suo gruppo. Informazioni di un certo livello, in quanto afferenti alla situazione della guerra in Ucraina. Le sue parole:
La notizia è diventata pubblica per via della diffusione dell'audio originale da parte dell'agenzia Lapresse. Nell'audio si sente chiaramente la voce di Berlusconi. Il discorso del Cavaliere, poi, si sposta sul rapporto umano tra lui ed il Presidente russo.
❗️ [AUDIO] Fanno discutere le parole di Berlusconi: Ho riallacciato i rapporti con Putin, mi ha regalato 20 bottiglie di Vodka (LaPresse) @ultimora_pol pic.twitter.com/YrQxQMUfKx
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) October 18, 2022
Pronta la smentita di Forza Italia che in una nota fa sapere: "La posizione di Forza Italia e del presidente Silvio Berlusconi rispetto al conflitto ucraino e alle responsabilità russe, è conosciuta da tutti, è in linea con la posizione dell’Europa e degli Stati Uniti, ribadita in più e più occasioni pubbliche. Non esistono né sono mai esistiti margini di ambiguità".
Alla versione dà manforte anche Antonio Tajani che, nello specifico dell'audio diffuso, spiega: "Le bottiglie di Putin in regalo a Berlusconi per il compleanno? Roba vecchia, roba del 2008". Fa scudo a Berlusconi anche il neo eletto Presidente del Senato: "Su Putin - spiega Ignazio La Russa a Porta a Porta - nessuna sbandata". Da Fratelli d'Italia arrivano anche le parole di Fabio Rampelli sulle frequenze di RadioUno:
Il rischio che si crei un caso politico è, tuttavia, concreto. Il primo ad affondare è stato Carlo Calenda: "Berlusconi nomina i ministri al posto di Mattarella - ha twitatto - e dichiara di aver 'riallacciato' i rapporti con Putin. Chissà cosa ne pensa il il 'neoministro' Tajani che dovrebbe garantire la linea euro-atlantica. La verità è che Forza Italia è oramai un partito completamente allo sbando". Ha twittato anche Enrico Letta: "Non è folklore, non sono battute. Da parte della nuova maggioranza è in corso un pericoloso spostamento dell’Italia verso una posizione di sempre maggiore ambiguità nei confronti della Russi".