Un caffè scontato a Modica se si è Lgbt, è questa la “campagna pubblicitaria” che il bar ‘Al Volo‘, nel ragusano, ha intrapreso. Il titolare ha esposto una insegna con i prezzi del caffè distinguendo tra cliente donna, uomo ed esponente della comunità Lgbt. Una scelta decisamente insolita e che, inevitabilmente, ha attirato sul bar numerose critiche, tra le quali quella dell’Arcigay.
La scelta sul caffè nel bar di Modica per la comunità Lgbt
Così dal 13 al 31 ottobre alle donne una tazzina di caffè costerà 70 centesimi, a un uomo 80 e agli appartenenti alla comunità Lgbt 75 centesimi. Immediatamente è insorto l’Arcigay di Ragusa, che, attraverso il suo vicepresidente, Emanuele Micilotta, definisce la campagna “superpromo discriminatoria“ e chiede la rimozione del cartello.
“Mentre noi attivisti ci battiamo per far sì che alle prossime elezioni vengano tolte definitivamente ai seggi le file “uomini” e “donne” per tutelare la comunità intersessuale e transessuale, c’è ancora in giro chi discrimina visibilmente la comunità LGBTQIA?”
Sono state queste le parole del vicepresidente, interpretato sul cartello stesso. La risposta del titolare del bar, però, non si è fatta attendere, definendo “scherzosa” l’iniziativa in questione.
L’attività dell’Arcigay
L’Arcigay fin dalla sua nascita si occupa di promuovere e portare avanti iniziative che possano portare alla parità di genere, tutelando i diritti delle comunità Lgbt da discriminazioni, come sostenuto dalla stessa associazione con la questione del caffè a Modica. Questo avviene fin dalla sua fondazione, il 9 dicembre 1980 a Palermo, e nel corso degli anni la stessa associazioni ha aperto numerosi circoli in tutta Italia. Nel frattempo la sede principale si è spostato dal capoluogo siciliano a Bologna, mantenendo intatta la loro missione.