Cimitero animali Lombardia, proposta una legge per la creazione di cimiteri. Il provvedimento disciplina la realizzazione di cimiteri per animali d’affezione.

Cimitero animali Lombardia, proposta una legge per la creazione di cimiteri

Nuova proposta di legge accettata all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia, la creazione di cimiteri per dare sepoltura ai propri animali d’affezioni. Il provvedimento, di cui Claudia Carzeri (Forza Italia) è relatrice e promotrice insieme a consiglieri di diversi gruppi di maggioranza e del gruppo Misto, disciplina la realizzazione, localizzazione e gestione dei cimiteri per animali d’affezione, stabilendo una normativa uniforme e completa circa la realizzazione di tali aree e salvaguardano le tutele di igiene pubblica e le norme ambientali.
Le principali finalità della legge è quella di garantire norme igienico sanitarie e urbanistiche uniformi e servizi per i cittadini che intendono dare sepoltura ai propri animali d’affezione.

La legge sul cimitero degli animali

La legge regola sia la localizzazione dei cimiteri sia la loro gestione, regolarizzando il trasporto delle spoglie e il loro seppellimento. Previste anche sanzioni per violazioni delle norme di registrazione e per autodichiarazioni non veritiere.
Nei cimiteri per animali da compagnia si potranno sia deporre le urne cinerarie sia inumare le carcasse, posando anche cippi e targhe funerarie.
La costruzione e l’ampliamento dei cimiteri per animali da compagnia sono soggetti al rilascio dei necessari titoli edilizi da parte del Comune competente per territorio, che si avvale dell’Agenzia di Tutela della Salute per la verifica degli aspetti igienico sanitari. I cimiteri per animali da compagnia possono essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da soggetti privati.
Prevista infine la realizzazione di crematori, anche all’esterno dei cimiteri, previa autorizzazione del Comune nell’ambito della pianificazione urbanistica, in conformità alle norme regionali, anche quelle recenti di rigenerazione urbana.
La Giunta regionale, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, dovrà definire con Regolamento regionale le sue modalità attuative.

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