L’Europa ha pronto un piano per contrastare il caro energia e far fronte all’inverno. Lo ha confermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenuta in conferenza stampa a Strasburgo.
Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno.
Il piano prevede l’acquisto comune di gas, che permetterebbe di ottenere prezzi più bassi, ma anche solidarietà nelle forniture tra gli stati membri e un nuovo meccanismo per determinare i prezzi del gas, diverso dal prezzo che si definisce sul Title Transfer Facility (TTF), il mercato energetico di Amsterdam che ha mostrato tante criticità. Palla dunque all’ACER, l’Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia, incaricata di consegnare un modello entro marzo 2023. Nel frattempo la Commissione proporrà un meccanismo di cap dinamico, che tenga a bada i prezzi impedendo che vadano nuovamente fuori controllo.
La von der Leyen ha aggiunto:
Avevamo proposto un tetto al prezzo del gas già a marzo ma allora c’era reticenza tra gli Stati. Oggi c’è una maggiore comprensione della misura. Sono fiduciosa che ora possiamo progredire su questa questione. Stiamo adottando un approccio in due fasi. Oggi abbiamo stabilito una serie di principi per questo meccanismo di tetto flessibile. Non appena il Consiglio concorderà sui principi, presenteremo la misura dettagliata per renderlo operativo. Perché queste misure ora e non in primavera? In primavera non eravamo pronti, avevamo gli stoccaggi vuoti. Non avevamo piattaforme per acquisti comuni o riduzioni coordinate dei consumi. Non avevamo gli elementi per la tassazione degli extra-profitti. Ora c’è una base importante per cominciare con il tetto al prezzo del gas.
E alle domande sul timore da parte di Bruxelles di bruschi tagli del gas da parte di Mosca in seguito alle nuove misure, il presidente della Commissione Ue ha risposto così:
La Russia ha già mostrato di essere totalmente inaffidabile e ha deliberatamente tagliato i flussi all’Unione Europea. Non possiamo contare sulla Russia e dobbiamo prendere le nostre decisioni in una condizione di indipendenza. Se le tendenze attuali persisteranno fino alla fine di quest’anno e continueremo ad agire, avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas. Il modello iberico di un price cap al gas che forma il prezzo dell’elettricità ha ridotto i prezzi dell’elettricità in questi due paesi, riteniamo quindi che meriti una sua introduzione a livello Ue. Merita un ulteriore approfondimento.
Caro energia: necessaria riduzione dei consumi
Un’analisi della Commissione sugli Stati membri ha dimostrato come in agosto e settembre il consumo di gas dell’Ue sarebbe calato del 15% rispetto ai 5 anni precedenti. Sarà dunque necessario tirare la cinghia fino a marzo, e l’UE continuerà a monitorare i progressi degli stati membri, che ragguaglieranno ogni due mesi la Commissione. Qualsiasi Stato membro che dovesse trovarsi in emergenza potrà contare su un contributo degli altri stati, in cambio di un equo compenso.