Lasciando la Camera, Silvio Berlusconi ha risposto alle domande dei cronisti svelando alcuni dei nomi in ballo rispetto ai ministri per il prossimo nuovo governo:

La Meloni ha detto di sì alla Casellati come ministro della Giustizia. Tajani e Salvini saranno i due vicepremier. Tajani andrà agli Esteri, Gloria Saccani all’Università, Bernini alla Pubblica Amministrazione e Pichetto Fratin all’Ambiente e alla Transizione ecologica.

Torna il sereno nel centro-destra. Il giorno dopo dell’incontro chiarificatore nella sede di Fratelli d’Italia, Silvio Berlusconi mette la parola fine alle voci e smentisce qualsiasi polemica. Persino quelle sugli appunti con i giudizi rivolti a Giorgia Meloni, che era stata apostrofata dall’ex premier come “una con cui non si può andare d’accordo, supponente, prepotente, arrogante e offensiva”.

Sono stati gli appunti che ho fatto io mentre tutti i senatori uno dopo l’altro parlavano. Il mio giudizio è su un altro foglio ed è assolutamente positivo. Non c’è mai stata una distanza tra noi e la signora Meloni, ho un rapporto di amicizia con lei, mio figlio ha un rapporto di amicizia, il suo uomo lavora a Mediaset. Sono tanti i punti di contatto.

Ministri nuovo governo: Berlusconi-Meloni, l’ex premier potrebbe farle da consigliere

Durante l’incontro in via della Scrofa, il leader di Forza Italia ha svelato di aver avuto un vertice tecnico con la Meloni, che gli avrebbe chiesto “di essere suo consigliere e io mi sono messo assolutamente a disposizione”. Berlusconi è poi tornato sul tema della composizione del governo, insistendo sul nome di Maria Elisabetta Casellati alla Giustizia. Dopo aver incontrato i deputati di Forza Italia, lasciando la Camera Berlusconi ha confermato come la leader di Fratelli d’Italia abbia “detto di sì alla Casellati come ministro della Giustizia”.

Nordio lo incontro oggi perché mi piace di incontrarlo e di parlarci, noi abbiamo detto alla Giustizia c’è l’ex presidente del Senato Elisabetta Casellati. Su questo c’è l’accordo. Meloni ha suggerito soltanto: c’è Nordio che è bravissimo, vedilo, perché magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto della scelta della Casellati, conosco le cose che ci sono da fare come riforma della giustizia.

Sull’incontro con Carlo Nordio è intervenuto lo stesso ex magistrato, interpellato mentre lasciava gli uffici di Fratelli d’Italia alla Camera circa un suo eventuale colloquio con l’ex premier: “Se Berlusconi vuole incontrarmi sarà un grande piacere e un onore”. Il Cavaliere ha anche parlato della nomina di Ignazio La Russa come presidente del Senato.

In Forza Italia c’è una profonda amarezza perché, a parità di elettori con la Lega, per il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali, ci ha portato ad avere venti deputati in meno della Lega e dieci senatori di meno. Noi per questo, non io ma i miei senatori, l’altro giorno hanno voluto dare un segnale su questo tema chiedendo pari trattamento con la Lega come lo chiediamo per le altre cariche sulla base che abbiamo lo stesso numero di elettori. Questo era un segnale, già tutti convinti di votare La Russa al secondo turno, poi lo sapete la sinistra cosa ha fatto. Non c’era né scostamento sul programma né sulle persone.